Le domande per il contributo affitti raddoppiano, Andrea Sanguigni: «E dal Governo arriveranno meno aiuti»

L’assessore al sociale Andrea Sanguigni

di Giuseppe Di Marco

Nell’arco di tre anni, le domande per il contributo al pagamento dell’affitto sono quasi raddoppiate. A renderlo noto è l’assessore al sociale Andrea Sanguigni, che in tal senso delinea uno scenario piuttosto fosco per la Riviera.

Come mostrato dall’assessore, infatti, nel 2020 il Comune ha ricevuto 387 domande, erogando 418.000 euro di fondi regionali e 50.000 comunali; nel 2021 ci sono state invece 587 domande per 451.000 euro provenienti da Palazzo Raffaello e 100.000 da Viale De Gasperi. Infine, nel 2022 sono arrivate ben 675 domande e di conseguenza sono stati assegnati 622.000 euro dalla Regione Marche e sempre 100.000 dall’ente rivierasco.

Sanguigni ha inoltre spiegato che l’ammontare dei fondi inviati dalla Regione è calcolato sulla base del contributo messo sul piatto dal Comune di riferimento. L’aumento progressivo di queste risorse, pertanto, sarebbe dovuto principalmente al diminuire delle risorse messe a disposizione dagli altri enti.

Il trend delle domande è comunque in nettissima crescita: per la precisione, si tratta di un aumento del 74,4% tra il 2020 e il 2022. E le richieste, come spiegano i tecnici comunali, sono destinate ad aumentare ulteriormente.

Dato il quadro generale, l’assessore fa capire che la situazione potrebbe peggiorare: «Nella proposta di legge di bilancio licenziata dall’attuale governo non sono state previste misure di sostegno economico per la morosità incolpevole e per il pagamento degli affitti – protesta Sanguigni – Quindi ci saranno tanti soldi in meno da parte dello Stato. È assurdo che queste vengano considerate misure superflue: la destra, invece di pensare a fare demagogia sui servizi sociali della Riviera, rifletta piuttosto a cosa sta facendo il suo governo».

Attualmente, il Comune può erogare da un minimo di 585,5 ad un massimo di 1167,13 euro di contributo per nucleo familiare. Per il 2023, la soglia massima potrebbe aumentare anche fino a 1.400 euro. Il problema è che, in assenza di risorse statali, i 100.000 euro destinati dal Comune risulteranno del tutto insufficienti a sostenere le famiglie sambenedettesi.