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Beneficiari di Cas e Sae, la presentazione dei progetti è stata prorogata al 16 febbraio

SISMA - Decisione del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli a poche ore dalla firma del Piano per i danni da neve. «Una scelta doverosa viste le difficoltà dovute al passaggio dal vecchio al nuovo sistema informatico»
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Guido Castelli tra le macerie di Arquata

 

Giornata di decisioni e di firme per il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Nel giro di pochissime ore, dopo quella sul Piano per i danni neve, ecco questa sulla proroga della presentazione dei progetti per i beneficiari di Cas e Sae.

 

Scadenza posticipata al 16 febbraio del nuovo termine per la presentazione dei progetti di ricostruzione per chi è beneficiario di Cas (Contributo di autonoma sistemazione) oppure di una Sae (Soluzione abitativa di emergenza nel cratere del sisma 2016).

 

La scadenza era inizialmente prevista al 31 gennaio e riguardava sia le manifestazioni di volontà, cioè la dichiarazione che si intende presentare richiesta per il contributo a ricostruire, sia i progetti di chi, beneficiario di Cas o Sae, non avesse già presentato entro i termini ormai scaduti la domanda in forma semplificata. Resta fermo l’obbligo, per chi ha invece già presentato la domanda in forma semplificata, di trasmettere il progetto completo entro il 15 marzo, a pena dell’improcedibilità della domanda.

 

«Essere vicini alla comunità colpita dal sisma vuol dire ascoltare quotidianamente le necessità del territorio ed intervenire tempestivamente per facilitarne il compito – dice Castelli – doverosa quindi la scelta di prorogare i termini viste le difficoltà dovute al passaggio dal vecchio sistema informatico “Mude” alla nuova piattaforma Gedisi” (Gestione digitale sisma). È ancora in corso il completamento della trasmigrazione dei dati da una piattaforma all’altra, questo ha comportato un periodo di transizione in cui non era possibile caricare nuove domande necessarie per proseguire il lavoro amministrativo. È comunque mia intenzione – conclude – convocare una cabina di coordinamento che consenta la condivisione di una scelta, auspicabilmente definitiva, sul tema della decadenza dal Cas e dalla fruizione delle Sae. Tema spinoso ma proprio per questo prioritario».

 



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