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Nessun presidio, ma i sindacati sono pronti a rivolgersi al Tribunale per la restituzione dei fondi “prestati”

ASCOLI - Revocata la manifestazione indetta dalle Rsu per il 2 febbraio: la Carignani li ha convocati per l'8. Nel frattempo i rappresentanti dei lavoratori, insieme con Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Ugl Salute, Fials hanno inviato una diffida: 8 giorni per riavere i 495.000 euro
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Revocato il presidio dei sindacalisti di Ast Ascoli che, nel frattempo, inviano la diffida ai nuovi vertici della Sanità picena per la restituzione del fondo produttività, pari a 495.000 euro “prestati” all’allora Area Vasta 5. E si dicono pronti ad andare per le vie legali.

 

Il presidio davanti alla direzione di Ast Ascoli, all’ospedale “Mazzoni”  era stato indetto per domani 2 febbraio, dalla Rsu. Ma poiché la commissaria straordinaria Vania Carignani ha convocato i delegati sindacali per il giorno 8,  i rappresentanti dei lavoratori, «pur ritenendo la convocazione assolutamente tardiva», sospendono la mobilitazione assicurando la partecipazione all’incontro.

Nel contempo, però, la Rsu coordinata da Paolo Grassi avverte che «non sarà disponibile ad assecondare atteggiamenti dilatori, finalizzati a procrastinare la soluzione delle gravissime problematiche esposte». 

 

La diffida invece si riferisce all’ormai noto fondo produttività, “prestato” all’Area Vasta 5 a febbraio 2022 per rendere possibile il pagamento delle indennità contrattuali al personale dipendente, relativo al periodo 15 novembre – 31 dicembre 2021.

La proposta fatta a quel tempo dalla parte pubblica alla delegazione sindacale, che ha accettato, fu di congelare temporaneamente i 495.000 euro dal
fondo della premialità collettiva per pagare le indennità con l’impegno dell’Asur di implementare il disavanzo entro il 31 ottobre 2022.

In una nota firmata Viola Rossi (Cgil), Giorgio Cipollini (Cisl), Paolo Sabatini (Uil), Francesco Menzietti (Fials) e Paolo Grassi per la Rsu, viene precisato che nell’accordo, «il mancato rispetto dei termini della inderogabile scadenza del 31 ottobre 2022, comporterà la risoluzione espressa dell’ipotesi di contratto relativo al congelamento della somma di  495.000 euro, con conseguente ripristino della originaria destinazione delle risorse del fondo della premialità».

La restituzione non è avvenuta, come più volte i sindacalisti hanno sottolineato,  notificando «la risoluzione dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Integrativo stralcio – anno 2021 (parte economica) riguardo al congelamento di quota parte del fondo produttività collettiva, pari ad  495.000 euro, trasferito al fondo condizioni di lavoro ed incarichi, per il pagamento delle indennità contrattuali».

Da qui la diffida a quella che nel frattempo è diventata Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli «nella persona del commissario straordinario, a
rimpinguare il fondo produttività collettiva 2021 con risorse di bilancio con l’avvertenza che in mancanza, entro il termine di otto giorni, adirà la conseguente via giudiziaria per il recupero del credito». 



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