facebook rss

Caos Sanità picena, Curti: «Voglio incontrare i sindacati per conoscere tutte le criticità»

ASCOLI - Il deputato forcese scende in campo per toccare con mano, «dall'esperienza quotidiana degli operatori», tutte le problematiche da tempo lamentate dal comparto. Intanto il 23 febbraio, il presidente della Provincia Loggi ha convocato la conferenza dei sindaci 
...

Nel riquadro, Augusto Curti

 

«Lo stato in cui versa la Sanità picena richiede l’avvio di una serie di iniziative non più rinviabili»: sono le parole dell’onorevole Augusto Curti, ex sindaco di Force, ex coordinatore Anci dei piccoli Comuni e da tempo con gli occhi puntati sui problemi – tanti – che affliggono il sistema sanitario della provincia di Ascoli.

 

Il prossimo 23 febbraio, anche a seguito di sollecitazioni da parte dei sindacalisti (leggi l’incontro che hanno avuto a Palazzo San Filippo i segretari territoriali di Nursind, Nursing Up e Usb per far smuovere la situazione, ormai prossima ad una fase di stallo) il presidente della Provincia di Ascoli Sergio Loggi ha convocato la conferenza dei sindaci.

 

L’onorevole Curti risponde ai «i cittadini del piceno» che «ci chiedono a gran voce di intervenire con decisione. Per questo la Provincia di Ascoli ha provveduto a formalizzare una convocazione urgente della Conferenza dei sindaci, per affrontare la problematica della Sanità.

Avrebbero dovuto provvedere i sindaci di Ascoli o San Benedetto che, però, sembrano aver perso la parola quando si stratta di Sanità. Nelle prossime ore mi farò promotore di un incontro con le rappresentanze sindacali dell’Ast Ascoli, al fine di approfondire compiutamente tutte le criticità che emergono dall’esperienza quotidiana degli operatori».

 

«Negli ultimi periodi – continua Augusto Curti, portando la questione anche sul piano politico, chiamando in causa la Giunta regionale  – seppur a fronte di una fase di normalizzazione post-covid, le politiche adottate dalla Regione Marche hanno infatti destabilizzato l’intero comparto.

Il livello di disservizio raggiunto nei confronti dei cittadini è oramai allarmante e cresce, di giorno in giorno, il disagio degli operatori costretti a lavorare in condizioni inaccettabili. Lo slogan sbandierato durante le ultime elezioni regionali, “mai più la Cenerentola delle Marche”, fornisce il senso di una grande beffa realizzata a danno dei cittadini.

La Sanità nel Piceno, infatti, era stata individuata dalla nuova Giunta come il punto qualificante delle proprie politiche. Oggi, per l’esecutivo marchigiano, la situazione venutasi a generare risuona invece come una sentenza di piena colpevolezza.

Basti pensare ai tempi delle liste d’attesa, aumentati sensibilmente rispetto agli anni passati,
favorendo un progressivo scivolamento verso il settore privato. Quest’ultimo, peraltro, ha già attuato un
primo livello di insediamento attraverso l’ingresso delle cooperative nei pronto soccorso.

Oppure si pensi ai temi che richiedono risposte urgenti e adeguate, come le mancate stabilizzazioni covid e le rivendicazioni sindacali in corso».

 



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X