«Il Governo si scaglia contro la Ricostruzione e ancora una volta la maggioranza sferra un colpo fatale ai cittadini. Stanotte, infatti, è stato approvato e subito pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, il decreto legge che abolisce tutte le cessioni del credito e lo sconto in fattura, a valere su ogni misura di sostegno all’edilizia. In sostanza, da oggi, una misura cardine come il Superbonus viene sostanzialmente privata di ogni efficacia».
Lo grida l’onorevole Augusto Curti del Partito Democratico, che aggiunge: «Ritengo però gravissimo che questa misura iniqua, approvata con metodi carbonari, sia stata estesa anche all’area del cratere sismico. Perché, oltre a certificare il crollo di un intero comparto su scala nazionale, nelle zone terremotate, dopo l’accelerazione impressa negli ultimi due anni, assisteremo ad un blocco pressoché totale della ricostruzione. In sostanza questo Decreto inaugura una “ricostruzione dei ricchi”, in quanto lo svuotamento del Superbonus costringerà le famiglie ad utilizzare risorse proprie per completare i lavori. Chiediamo dunque al Governo di ritirare questo provvedimento, ripristinando le giuste condizioni per i Comuni del Cratere. Nei prossimi giorni, insieme alle altre forze di opposizione, ci batteremo in Aula affinché le Comunità colpite dal sisma vengano tutelate. Questo biglietto da visita, con cui il nuovo Governo si presenta ai terremotati, ci autorizza ad essere molto preoccupati per il futuro».
A fare eco all’ex sindaco di Force è l’ascolana Anna Casini, consigliera regionale dello stesso partito: «In molte regioni d’Italia si stanno adottando iniziative legislative per consentire agli enti locali di acquisire i crediti derivanti da Superbonus e bonus edilizi in genere rimasti sospesi. Un’azione trasversale, tanto che sono state presentate leggi con tale finalità da diverse formazioni politiche. Nelle Marche la proposta ad esempio è stata avanzata dal Partito Democratico. È pertanto incomprensibile – aggiunge Anna Casini – che il Governo Meloni voglia impedire tale possibilità che potrebbe evitare le conseguenze catastrofiche sul comparto delle costruzioni che il blocco dei crediti sta determinando.
Un killeraggio senza alcuna motivazione che oltre a dimostrare una miope incapacità di comprendere le esigenze di un intero comparto evidenzia una spaccatura sia nella destra al Governo che tra quest’ultimo e le regioni dello stesso colore politico. Mi appello a tutte le forze politiche – conclude – affinchè si trovi immediatamente una misura strutturale per la cessione del credito e si dia la possibilità di liberare i cassetti fiscali. Ci sono imprese marchigiane che sono sull’orlo di una crisi senza precedenti solo per aver creduto e dato seguito ad una legge dello Stato».
Francesco Ameli, segretario provinciale di Ascoli del Pd: «L’iniziativa del Governo Meloni di bloccare la cessione del credito e lo sconto in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi e non solo, è segno di un comportamento nemico nei confronti di cittadini, tecnici ed imprese che rischiano il tracollo. Ciò vuol dire cancellare le aziende dell’edilizia per decreto, lo stesso che però non risolve lo sblocco dei crediti già fermi da tempo. Dovevano risolvere il problema invece hanno abolito tutto: un comportamento irrazionale. E poi, perché bloccare la cessione dei crediti agli enti locali, generando quindi nelle casse di comuni e regioni guadagni? Sulle modalità di azione no comment: un decreto aggiunto all’odg del consiglio dei ministri mezz’ora prima dell’inizio e pubblicato di notte, azzerando il dibattito tra partiti e associazioni di categoria. Un comportamento autoritaristico senza alcuna razionalità».
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