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Strage di multe per divieto di sosta in Corso Mazzini: ripristino della pulizia strade poco pubblicizzato, residenti inferociti

ASCOLI - Sgradita sorpresa questa mattina sul versante est, nel tratto compreso tra il Carmine e la Fontana dei cani. Dopo la revoca causata dalla mancanza di stalli per la presenza di numerosi cantieri in centro, il divieto è stato ripristinato e ricordato dal Comune giovedì con una mail alla stampa e venerdì con un post sulla propria pagina Facebook. I residenti: «L'informazione doveva essere più ampia e soprattutto fatta con un preavviso maggiore»
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Le auto multate in Corso Mazzini e due agenti della Polizia Municipale intervenuti dopo le proteste dei residenti

 

di Andrea Ferretti

 

Brutta sorpresa di inizio weekend per molti ascolani residenti in Corso Mazzini che questa mattina, sabato 25 febbraio, si sono ritrovati la multa infilata tra tergicristallo e parabrezza. La sanzione è per il divieto di sosta nel giorno e nell’orario in cui è prevista la pulizie strade. Decine le multe elevate dagli agenti della Polizia Municipale i quali, ovviamente, svolgono il proprio lavoro seguendo direttive ben precise che vengono impartite dal loro Comando.

 

La zona “colpita” è il tratto del lato est di Corso Mazzini che va dal Carmine alla Fontana dei cani. Decine le multe. Usare il termine “strage” potrebbe apparire esagerato, ma ci sta.

 

La rabbia dei residenti, che ora dovranno pagare una multa di 42 euro (diventa di 28 se pagata entro pochi giorni) è per l’informazione «che doveva essere più ampia – dicono – e soprattutto fatta con un preavviso maggiore».

 

Cronache Picene un mese fa, in un servizio sulla penuria di posti auto in centro a causa dei numerosi cantieri, aveva intervistato la comandante della Polizia Municipale, Patrizia Celani, la quale aveva testualmente dichiarato, a proposito di come il Comune avesse cercato di sopperire al problema: «Come misura compensativa abbiamo revocato i divieti di sosta per la pulizia strade, che si continua comunque a fare. Ci rendiamo conto che i posti sono già pochi e non vogliamo creare altri problemi».

 

Da quel 22 gennaio sono trascorse quattro settimane e non è affatto escluso che qualcuno abbiam preso per buona, e magari senza limiti di durata, quella dichiarazione. Le stesse persone che ieri pomeriggio alle ore 17 non erano al pc o al cellulare connessi sulla pagina Facebook del Comune in cui si ricordava che “su Corso Mazzini (nel tratto del Carmine in direzione ovest) è stata ripristinata l’ordinanza per la pulizia stradale nella mattinata del sabato come indicato dalla segnaletica fissa che si trova lungo la via. Si invitano pertanto tutti i cittadini, nel giorno e nell’orario individuato per la pulizia stradale, a provvedere allo spostamento dei propri mezzi in modo da permettere il regolare svolgimento del servizio”.

 

Quello che è accaduto è legalmente inappuntabile, ci mancherebbe, però anche il Comune potrà e dovrà comprendere che non ci si può affidare solo ai social, soprattutto pensando a persone meno giovani e al fatto che, per fortuna, non esiste ancora una legge che obblighi alla gente di stazionare sui social 24h. Il giorno prima (giovedì pomeriggio) era stato inviato lo stesso testo con una mail agli organi di informazione. Qualcuno l’avrà pubblicato?

 

Uno degli avvisi lasciati sul parabrezza

 

Capitolo buonsenso. Le multe, lo ribadiamo, sono regolarissime, ma agli agenti che stamattina si sono ritrovati nelle condizioni di consumare un intero “blocchetto delle multe” sarà per caso venuto in mente si avvisare il proprio Comando che qualcosa in quella zona non andava? Oppure che in quel tratto di Corso Mazzini erano contemporaneamente impazziti tutti? Magari si poteva transeare e ripresentarsi sabato prossimo.

 

La curiosità è che queste multe sono state fatte proprio nel tratto di Corso Mazzini dove abita il sindaco. Vuoi vedere che anche lui, o qualche suo familiare, si è dimenticato dell’avviso di divieto di sosta ed è stato multato?

 

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