di Lino Manni
“Pedro, Pedro, Pedro, Pedro, Pe praticamente il meglio di Santa Fe” cantava Raffaella Carrà. E’ stato il coro intonato dai tifosi del Picchio al momento del gol dell’Ascoli e a fine partita per esaltare e ringraziare Pedro Mendes, centravanti bianconero, artefice della zampata vincente a Modena. Questa volta non ho visto la partita dal divano ma dal tavolo di un pub. Locale gremito di tifosi del Picchio. In pratica non ho sentito una parola del telecronista,. era impossibile. Mi è sembrato di tornare in Curva, con ogni azione era accompagnata dall’incitamento dei clienti (pardon, tifosi) del locale che tra un piatto e una birra urlavano e inveivano. Una buona partita dell’Ascoli, ma soprattutto un ottimo risultato.
La cura Breda sta facendo effetto. I giocatori sembrano essersi svegliati da un lungo letargo e questo poker di partite positive è un ulteriore segno di crescita. Una partita senza particolari emozioni nei primi quarantacinque minuti. L’Ascoli ha contenuto la sfuriata iniziale dei canarini e il portiere Leali ha svolto lavoro di ordinaria amministrazione. Nella ripresa è stato decisivo anche il maggior tasso tecnico dei bianconeri che si sono fatti più pericolosa in attacco. Difesa perfetta, Collocolo insidioso sulla fascia, Caligara a sprazzi giocatore da Serie A.
Alla fine è arrivato il gol con il portoghese Mendes che su invito di Giovane ha anticipato tutti. Nel pub è un boato. Decine le birre che vanno e vengono, io mi concentro sulle mie patatine fritte. C’è ancora un quarto d’ora da giocare, ma la squadra gioca con grande sicurezza. Arriva il recupero di quattro minuti che poi diventano sei. Al triplice fischio speravo in una bevuta gratis per tutti, invece mi devo accontentare dell’inno dei bianconeri cantato a squarciagola da tutti i tifosi presenti. Un’esperienza da ripetere.
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