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Ascoli-Bari, Botteghin e Caligara: «Sconfitta che fa male, non possiamo più regalare punti»

SERIE B - Il centrocampista bianconero nel post partita: «Miglior partita da quando è arrivato Breda, non è una questione di modulo ma parte tutto dalla testa». Il difensore brasiliano sempre protagonista nonostante il fallo da rigore: «Non penso che il mio tocco potesse far cadere Cheddira. Troppi punti persi a causa delle espulsioni»
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di Salvatore Mastropietro

 

L’Ascoli di Breda trova la prima sconfitta dopo dieci punti in quattro partite, ma esce comunque tra gli applausi dei suoi tifosi. Non portare a casa punti dopo una prestazione del genere contro una delle big del campionato lascia una bella dose di rammarico, ma anche la sensazione di essere una squadra in salute e temibile per chiunque.

 

Caligara (foto Ascoli Calcio)

Oltre a mister Breda, nel post partita la prestazione è stata analizzata da Fabrizio Caligara: «Dobbiamo pensare a noi stessi, c’è tanto rammarico perché sono già due partite in casa in cui lasciamo punti. Bisogna essere un po’ più cinici, ma oggi abbiamo fatto la miglior partita da quando è cambiato l’allenatore. Il 4-3-1-2? Penso che non sia un fattore di modulo, parte tutto dalla testa, l’importante è avere un solo obiettivo in testa. Ci stiamo trovando bene, ma c’è ancora tanto su cui lavorare perché ci mancano alcuni meccanismi. Le palle inattive? In queste ultime partite le stiamo sfruttando poco, ma è anche vero che nella prima parte di stagione la maggior parte dei gol li abbiamo fatti sui piazzati. Questa sconfitta ci deve dare benzina, contro il Cagliari sarà una partita durissima, avevo paura di non poterci essere visto che ero in diffida».

 

Eric Botteghin (foto Ascoli Calcio)

Intervenuto in sala stampa anche Eric Fernando Botteghin: «L’episodio del rigore? Non so di preciso cosa sia successo, non penso che il mio tocco lo abbia fatto cadere… comunque Cheddira è stato bravo a saltare l’arbitro ha fischiato rigore. Questa è una sconfitta che fa male, siamo stati sfortunati negli episodi. Anche con un uomo in meno abbiamo provato a riprenderla, ma non è bastato. La difesa a quattro? In Olanda ho sempre giocato così, ma non so se il mio rendimento è una questione di modulo. La mia condizione atletica? Non ci sono segreti, sono molto orgoglioso di non aver saltato neanche un minuto, cerco di essere sempre un professionista partendo dall’alimentazione e dal riposo. Le espulsioni? Ne abbiamo prese troppe, abbiamo perso troppi punti a causa di questo aspetto, spero che da qui in poi avremo la consapevolezza di non poter regalare punti così».


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