Paolo Filiaci è il nuovo segretario generale della Lega Sindacato pensionati italiani (Spi) della Cgil di San Benedetto.
Filiaci è molto conosciuto in Riviera delle Palme, sia per la sua partecipazione, in gioventù, alle lotte studentesche come responsabile per i decreti delegati per il Comitato federale provinciale della Fgci, sia per la professione che lo ha visto nel tempo dipendente di diverse aziende poi, dal 1988, del Comune di San Benedetto fino al pensionamento a maggio 2016.
Da distaccato sindacale del Comune dal 1996 fino al 2014 è stato rappresentante sindacale provinciale della Cgil funzione pubblica di Ascoli poi di Fermo e, negli ultimi otto anni, è stato segretario provinciale dello SpiCgil di Fermo.
Fanno inoltre parte del direttivo Angelo Alfonsi, segretario uscente, Teresa Cirillo segretaria generale provinciale dello Spi Cgil, Emidio Celani ex segretario regionale Spi Cgil, Maurizio Di Cosmo già segretario della Camera del lavoro di Fermo, Francesco Vagnoni già segretario della Lega Spi Cgil, Francesco Neroni ex segretario provinciale Fp Cgil, Massimo Rossi ex presidente della Provincia di Ascoli ed ex sindaco di Grottammare, Corrado Baldassarri, Franca Bartolomei, Giusgeppina Cavallo, Concetto Cocci, Patrizia Cocci, Rossella Di Ruscio, Davide Esposto, Roberto Giobbi, Olindo Merlonghi, Giovanni Napoletani, Vincenzina Nunziato, Betti Ottaviani, Luigi Pezzuoli, Gabriele Poggi, Ido Polidori, Giancarlo Seghetti, Elisabetta Tanucci, Enrico quadro, Rossana Pacilio.
Gli obiettivi programmatici del neo eletto sono «il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei pensionati e anziani in coerenza con il programma fondamentale della Cgil nel territorio di competenza».
Oltre a San Benedetto, il gruppo comprende anche i comuni di Grottammare, Monteprandone, Ripatransone, Cupra Marittima, Acquaviva Picena, Monsampolo del Tronto, Massignano, Montefiore dell’Aso, Carassai, Cossignano e Montalto delle Marche, tutti Comuni appartenenti all’Ambito Sociale XXI).
Tra le priorità, Filiaci mette «Il contrastare le politiche del Governo regionale di destra sulla Sanità che sta privatizzando anche i servizi di medicina d’urgenza o di Pronto soccorso, aumentando, rispetto ai Governi regionali precedenti, le liste di attesa; esigere il potenziamento dell’assistenza domiciliare per gli anziani e non autosufficienti; occuparsi degli anziani che hanno pensioni basse e che vivono condizioni di povertà energetica e alimentare con un’attenzione i più per i comuni dell’entroterra che hanno subito danni a causa dell’ultimo terremoto; la richiesta di confronto con i Servizi Sociali dei Comuni di riferimento.
Non mancherà l’attenzione per il lavoro dei figli e nipoti dei pensionati che è strettamente legato al mantenimento delle prestazioni previdenziali per i pensionati e alle condizioni più generali delle famiglie (molti giovani senza lavoro vivono con il contributo di genitori e nonni pensionati).
Infine, insieme a tutte le categorie della Cgil e si spera anche di Cisl e Uil, è necessario contrastare la recente proposta di riforma fiscale del Governo nazionale di Destra, che riducendo il numero delle aliquote aumenterà le tasse a chi ha redditi da pensione e lavoro più bassi, riducendole contestualmente ai più ricchi, violando il principio di progressività della Costituzione italiana, che stabilisce di far pagare progressivamente di più a chi ha redditi più alti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati