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Auto si ribalta in A14: Matteo Cosenza di Monteprandone muore a 28 anni, ferito l’amico di San Benedetto

TRAGICO incidente questa notte, intorno alle 4,30, sulla corsia nord tra gli svicoli di Ancona Nord e Ancona Sud. I due giovani viaggiavano a bodo di una Fiat Doblò. Purtroppo inutili i soccorsi per il più giovane. L'altra persona a bordo (V.S. di 34 anni) è stata trasportata all'ospedale regionale di Torrette. Intervenuti le ambulanze del 118, i Vigili del fuoco e la Polizia Autostradale
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Nel riquadro, Matteo Cosenza

È di un morto e di un ferito il bilancio di un incidente avvenuto questa notte, domenica 19 marzo, poco prima delle 4,30, sull’autostrada A14, nel territorio comunale di Ancona.

 

La vittima è Matteo Cosenza, 28enne di Monteprandone. A rimanere ferito gravemente il conducente del mezzo, V.S. 34enne di San Benedetto.

Quest’ultimo, oltre ad essere sottoposto, per prassi, ai test etilometrici e tossicologici, sarà ascoltato dagli inquirenti non appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.

Ancora da chiarire la dinamica dell’incidente.

Stando a una prima ricostruzione, il Doblò sarebbe finito prima sul new jersey centrale della carreggiata e poi si è ribaltato. I due sono rimasti incastrati nell’abitacolo del mezzo: sono stati i vigili del fuoco a estrarli dalle lamiere.

Ma per  Matteo Cosenza, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

Il 34enne  è stato invece trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette.

Il transito è stato rallentato per ore nel tratto autostradale interessato dalle operazioni di soccorso.

Il corpo del 28enne, su disposizione del magistrato di turno, è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale regionale di Torrette dall’impresa funebre Citta di Ancona, in attesa degli ulteriori esami che saranno disposti dalla Procura.

 

Straziati dal dolore i genitori di Matteo Cosenza, Rosa e Pietro, e la sorella Elisa, raggiunti questa mattina dalla tragica notizia che presto ha fatto il giro di Monteprandone, dove il giovane lavorava come operaio in un’azienda di Centobuchi.

Ancora increduli colleghi e amici per la prematura scomparsa del ragazzo.

 


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