video e testo di Cristina Mignini
Al via a Grottammare, da aprile fino a ottobre, il progetto gratuito “Il mare non ha paese” destinato a cento ragazzi e ragazze dai 10 ai 17 anni affiancati da biologi marini, esperti in vela e antropologi per promuovere l’inclusione sociale, lo sport, la conoscenza del mare alla ricoperta di un turismo sostenibile.
Le esperienze in mare, finalizzate anche all’integrazione di giovani del territorio con quelli di etnie e culture diverse – compreso chi ha conosciuto il mare solo come via per approdare ad una speranza di vita migliore – si svolgeranno tra il SIC (sito natura 2000) “San Nicola a Mare”, unico habitat naturale roccioso della costa picena, e San Benedetto attraverso giochi di squadra, kayaking, snorkeling e uscite in barca a vela con il Circolo Nautico Sambenedettese.
«Sono orgogliosa di questo lavoro corale realizzato grazie ad Argonauti che è una realtà operante nel campo della promozione di sport acquatici, educazione ambientale e promozione del territorio – dice Alessandra Biocca, assessore comunale alla sostenibilità ambientale e salute – perché valorizza valori in cui la nostra città crede molto, in primis la socializzazione unica strada per essere tutti parte integrante della comunità».
«Dalla conoscenza nautica al turismo sostenibile vivendo i valori di cui lo sport si fa portavoce, ovvero l’annullamento delle distanze e delle differenze per i giovani del nostro territorio e non» interviene Giuseppe Illuminati, presidente di Argonauti introducendo la biologa marina Olga Annibale, responsabile del progetto.
«Da gennaio siamo all’opera per la costruzione di una forte rete con le realtà del territorio del terzo settore – spiega la Annibale – per dare una opportunità reale a tutti i giovani di vivere lo sport come benessere psicofisico con la collaborazione di professionisti che, come la Federazione Italiana Salvamento Acquatico, forniranno nozioni di salvamento acquatico, un modo ulteriore per avvicinarsi al mare attraverso la conoscenza».
«I momenti aggregativi che nasceranno da tutte queste attività, culmineranno con un convegno organizzato dalla Uisp provinciale di Ascoli in occasione della “Settimana europea dello sport” rivolto ad atleti, enti pubblici e istituzioni. «L’inclusione deve entrare nella quotidianità – le parole di Daniel Ficcadenti, presidente del comitato territoriale Uisp – vogliamo fare la differenza in questo anche rispetto a quello che sta facendo il Governo a livello nazionale. Nel convegno coinvolgeremo un testimonial partito da immigrato ma che poi ce l’ha fatta, un po’ come è accaduto a Junior Messias che oggi è un calciatore affermato arrivato in Italia in un campo rifugiati a Torino: non tutti possono fare questo salto professionale ma tutti devono avere le opportunità di vivere lo sport senza distinzioni».
«Ci occupiamo di inclusione sociale per soggetti svantaggiati del nostro territorio anche collaborando con altre realtà del terzo settore – afferma Silvia Fabrizi, responsabile area inclusione della Cooperativa “On the Road” – questo ci permette di far vivere il mare anche a tutti quei giovani che riusciamo ad intercettare attraverso i nostri contatti e che vivranno al pari degli altri così come dovrebbe avvenire sempre».
Nelle battute finali, il vice sindaco Alessandro Rocchi sottolinea quanto preziosa sia la collaborazione di tutti «perché progetti così complessi non sarebbero possibili se realizzati singolarmente».
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