di Maria Nerina Galiè
Non si vorrebbe scrivere sempre degli stessi argomenti e tantomeno stare con il fiato sul collo ad alcuno, però come ignorare l’ennesima beffa a danno dei cittadini, per di più terremotati? L’Unicredit ha rimesso la “tassa” di 2,80 euro a carico degli sfollati ascolani sui pagamenti per il Cas. Tolta dai bonifici di gennaio e febbraio, la spesa di “commissione bancaria” torna a far bella mostra di sé sulle ricevute relative al mese di marzo e a decurtare di nuovo il contributo per l’autonoma sistemazione.
A nulla sono valse dunque le proteste dei cittadini, né è stato utile rispolverare la direttiva della Regione Marche: “l’Associazione bancaria italiana, tramite proprie comunicazioni, ha invitato le banche associate a considerare l’opportunità di non riscuotere commissioni su bonifici o altre forme di trasferimento di fondi, disposte a favore e a sostegno delle popolazioni coinvolte nel sisma. All’avente diritto deve essere accreditata l’intera cifra stabilita dalla norma”.
Sarà un errore, dovuto all’abitudine? Staremo a vedere. Nel frattempo con decreto 805 del 10 maggio la Regione Marche ha liquidato anche il mese di aprile per 18 Comuni piceni, i cui uffici sono stati tempestivi ad inviare la richiesta con gli elenchi dei percettori entro la data utile del 7 maggio. A giorni le tesorerie comunali entreranno nella disponibilità delle somme necessarie ad evadere i pagamenti. I Comuni non annoverati nell’ultimo decreto regionale sono Ascoli Piceno, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Montalto delle Marche e Offida. Mancano all’appello anche Montedinove, Montefiore dell’Aso e Venarotta, che sono addirittura fermi a febbraio 2018, con 10 famiglie assistite dal primo, soltanto una dal secondo, ma ben 59 dal terzo.
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