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Superbonus, approvato emendamento per gli edifici colpiti dal terremoto

SISMA - L'annuncio del commissario alla ricostruzione Guido Castelli questa sera a Camerino
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Guido Castelli durante il convegno di questa sera a Camerino

 

di Monia Orazi 

 

Approvato l’emendamento che sblocca l’applicazione del superbonus per gli edifici colpiti dal terremoto. È stato presentato alla commissione finanze della Camera e riguarda la deroga dei crediti d’imposta per l’applicazione del superbonus 110% nel cratere sismico. A dare l’annuncio questo pomeriggio intorno alle 19,20 il commissario alla ricostruzione Guido Castelli impegnato a Camerino nel convegno “Quali orizzonti per la ricostruzione” organizzato dall’ordine degli architetti, che ha voluto presentare un documento con le richieste più urgenti, a firma dei presidenti degli ordini territoriali impegnati nella ricostruzione delle quattro regioni, tra cui il presidente dell’ordine maceratese Vittorio Lanciani per sbloccare la ricostruzione.

 

Ecco il commento di Castelli all’approvazione: «Per rendere possibile la cessione del credito di imposta, stiamo lavorando con l’Agenzia delle entrate, ma non è ancora definito – ha puntualizzato Castelli – in modo che la l’intervento dell’ufficio speciale ricostruzione possa validare l’applicazione del 110%, come debito dello Stato italiano circuitabile senza sospetti. Per il passato speriamo di sbloccare gli incagli nella cessione del credito, con le banche che ancora abbiano la capienza per acquistare i crediti. Sul futuro abbiamo ancora due anni e mezzo per la scadenza sino al 2025. Un altro aspetto salutare di questa approvazione è che altre imprese potranno venire a lavorare nel cratere, perché in questo quadrante d’Italia ci sarà appetibilità per il lavoro».

 

Queste le parole con cui Castelli ha commentato l’approvazione dell’emendamento, molto atteso dai terremotati, dai tecnici e dalle imprese impegnate nella ricostruzione, per evitare che un altro collo di bottiglia si aggiunga alla difficile opera di ricostruzione post terremoto, con un importo notevole degli accolli a carico dei proprietari che di fatto avrebbe bloccato una serie di interventi, oppure avrebbe avuto come conseguenza lavori di qualità inferiore. Castelli ha detto che la ricostruzione privata leggera è al 47%, molto più indietro quella pubblica.


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