di Elena Minucci
«Un conto è raccontare il sito ex Carbon, un conto è visitarlo. Perché ti rendi conto dei problemi, ma anche delle grandi potenzialità. E magari cogli aspetti utili a dare un indirizzo di soluzione su questioni fondamentali. Stamattina insieme al commissario Vadalà abbiamo iniziato sostanzialmente questo percorsi di bonifica più ampio e più complesso, che rappresenta una grande opportunità. Il tema delle aree interne deve essere centrale: riguarda circa 18 milioni di abitanti. Dobbiamo dare risposte concrete».
Lo ha affermato oggi, venerdì 31 marzo, il ministro per gli Affari Europei, Politiche di Coesione ed il Pnnr, Raffaele Fitto, durante la sua tappa ascolana. Il ministro ha sottolineato l’importanza dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
In mattinata, dopo i saluti istituzionali a Palazzo Arengo – presenti anche il prefetto Carlo De Rogatis e il questore Vincenzo Massimo Modeo – accompagnato dal sindaco Fioravanti, Fitto si è recato all’ex Carbon insieme al commissario unico, il generale Giuseppe Vadalà, al commissario alla Ricostruzione sisma Guido Castelli, all’onorevole Giorgia Latini e all’imprenditore ascolano Battista Faraotti, patron della Fainplast. Poi, nel pomeriggio, al Filarmonici l’incontro “La città metro-montana, dal sisma alla rinascita dell’Appennino centrale”.
«È necessaria una strategia comune – ha aggiunto dal palco – immaginare che il Pnrr possa essere utilizzato in modo non collegato alla politica di coesione è sbagliato. Siamo alla guida del Governo da pochi mesi, stiamo analizzando le questioni e proponendo le terapie adeguate. Il Governo sta affrontando i problemi con uno spirito organizzativo e con una visione non di immediata scadenza».
L’incontro si è tenuto ad Ascoli, al Teatro Filarmonici. Presenti il sindaco Marco Fioravanti nelle vesti di padrone di casa, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli e il sottosegretario all’Economia Lucia Albano. In platea tanti sindaci del Piceno e numerose autorità locali e regionali.
Soddisfazione da parte del governatore Francesco Acquaroli. «La nostra regione ha vissuto per lunghi anni un isolamento anche all’interno del suo territorio, tra le sue province. La comunicazione tra i luoghi del nostro entroterra è ferma al dopoguerra. Oggi – ha detto – il territorio marchigiano per competere deve essere connesso al suo interno e con il mondo. Noi ora stiamo correndo. I fondi del Pnrr complementare ci danno un’opportunità. Puntiamo sulla Pedemontana e sul collegamento con la Salaria. All’inizio di quest’opera c’era scetticismo: molti pensavano all’ennesima cattedrale nel deserto. Invece i primi cantieri di questa strada, che sarà fondamentale per il rilancio dell’entroterra, partiranno entro quest’anno».
«La città metro-montana è un progetto che vede la città di Ascoli come elemento trainante di questo territorio, costituito da 33 Comuni compreso il capoluogo. Uno degli aspetti fondamentali – le parole del sottosegretario Albano – è quello della ricostruzione e il nostro Governo, sin dall’inizio, è stato vicino ai territori colpiti dal sisma e alla nostra regione. Nella legge di bilancio sono previste molto azioni a loro sostegno».
«La strategia? Abbiamo bisogno che per il periodo necessario a ricostruire patrimonio edilizio si possa tenere in vita il flusso dinamico delle nostre relazioni. In campo – ha affermato il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli – abbiamo già messo risorse per la ripresa: i nostri territori devono essere sicuri, sostenibili e connessi. L’Italia ha una spina dorsale che è l’Appennino. Ed ha alcuni problemi. Il bacino è l’Appennino centrale ed è quindi una questione nazionale. Rappresentiamo il fianco a sud dell’Europa, e un Appennino forte rende forte l’Italia».
Le conclusioni sono affidate al sindaco Marco Fioravanti: «Ogni azione, se inserita all’interno di una strategia, ha un valore esponenzialmente maggiore. Il nostro obiettivo è costruire una visione ed avere la consapevolezza che le risorse per essere sfruttate hanno bisogno di una grande sinergia e collaborazione. Le parole del ministro Fitto fanno riaccendere una speranza. Per la città di Ascoli e l’Italia».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati