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Tempi di vestizione, slitta l’incontro in Prefettura: Storti e Carignani parteciperanno ma chiedono un rinvio

ASCOLI - La convocazione era stata inviata dal prefetto De Rogatis, come procedura di raffreddamento dello stato di agitazione indetto da Nursing, Nursing Up e Usb. Pelosi: «Prendiamo atto delle rassicurazioni dell'assessore regionale Saltamartini, ma non possiamo fermarci. Andremo avanti per vedere garantito questo diritto che interessa tutti i lavoratori dell'Ast picena»
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Maurizio Pelosi (Nursind) durante una manifestazione promossa insieme con i colleghi di Nursing Up (Roberto Tassi) e Usb (Mauro Giuliani)

 

Tempi di vestizione in Ast Ascoli: nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale Filippo Saltamartini che al presidio sindacale di Ancona, lo scorso 3 aprile, ha ribadito quanto detto in precedenza a Cronache Picene (leggi qui), va avanti lo stato di agitazione di Nursing, Nursing Up e Usb, che per primi hanno ingaggiato battaglia sul delicato argomento.

 

Le parti sono state convocate dal prefetto di Ascoli, Carlo De Rogatis per domani, 7 aprile. Ma Nadia Storti, ed ex direttore di Asur, in qualità di commissario di Ast Ancona, individuata azienda liquidatoria Asur, ed anche la commissaria di Ast Ascoli, Vania Carignani, hanno chiesto il rinvio perché impossibilitate a partecipare.

 

Non avendo più notizie dell’accordo sottoscritto da tutte le sigle sindacali il 14 dicembre 2022, con l’allora Area Vasta 5, Maurizio Pelosi (Nursing), Roberto Tassi (Nursing Up) e Mauro Giuliani (Usb) hanno chiesto lumi a Nadia Storti, la quale – nero su bianco – ha dichiarato di essere estranea alla vicenda.

Ovviamente, a questo punto, tutti i rappresentanti dei lavoratori sono balzati sulla seggiola, nel timore di perdere le indennità riconosciute e pattuite, pari all’80% di quanto dovuto a ciascun dipendente dal 2018 ad oggi.

«L’indennità, se dovuta, doveva o deve essere pagata. La validità dell’accordo, non è una questione di deleghe o non deleghe» aveva detto Saltamartini, aggiungendo: «Se il diritto viene rivendicato nei tempi e nei termini di legge non va in prescrizione». 

Nel frattempo, però, Nursind, Nursing Up e Usb avevano dichiarato lo stato di agitazione e chiesto al Prefetto l’attivazione della procedura di raffreddamento.

 

«Prendiamo atto delle rassicurazioni dell’assessore regionale Saltamartini – ha sottolineato Maurizio Pelosi – ma non possiamo fermarci. Andremo avanti per vedere garantito questo diritto che interessa tutti i lavoratori dell’Ast picena.

Il 21 maggio scadrebbero i termini per richiedere il pagamento di 5 anni di indennità. L’assessore sostiene che non c’è prescrizione. Ma non vogliamo correre rischi e vedere l’accordo scritto nero su bianco. Siamo pronti a dare battaglia legale».

 

Sul rinvio dell’incontro il Prefettura, i sindacalisti commentano: «Pur non condividendo il rinvio e vista la delicata situazione che si perpetra, dato che Asur pare sottrarsi per l’ennesima volta alle proprie responsabilità, accogliamo il rinvio in attesa di nuova convocazione con la presenza di tutti gli attori di parte pubblica, per definire e riconoscere il tempo di vestizione e svestizione dal 21 maggio 2018 ad oggi a tutti gli aventi diritto di Ast Ascoli».

m.n.g.



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