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Ast Ascoli, Neurologia in prima linea nella lotta contro il Parkinson

ASCOLI - Oggi è possibile ricorrere a terapie avanzate. Da otto anni un ambulatorio dedicato è attivo nell'Unità operativa diretta dalla dottoressa Cristina Paci 
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Nella Ast di Ascoli è oggi possibile ricorrere a terapie avanzate nella lotta contro la malattia di Parkinson. Già da otto anni nella Unità Operativa di Neurologia, diretta dalla dottoressa Cristina Paci, è attivo un ambulatorio dedicato alla malattia di Parkinson ed ai disturbi del movimento, seconda realtà regionale insieme ad Ancona.

 

Il dottor Fabio Di Marzio, responsabile dell’ambulatorio, effettua negli ospedali di Ascoli e San Benedetto, in giorni prestabiliti, visite per presa in carico e di controllo per un totale di circa 450 visite all’anno.

 

Inoltre, per i pazienti in fase avanzata dal 2022 è possibile effettuare la terapia con Duodopa: un gel a base di “levodopa” e “carbidopa” che viene somministrato direttamente nell’intestino per infusione continua, tramite una pompa portatile, allo scopo di garantirne un assorbimento costante. La terapia intestinale riduce le fluttuazioni motorie e le discinesie grazie al fatto che le concentrazioni di L-Dopa sono mantenute a un livello costante nell’ambito della finestra terapeutica individuale. Gli effetti terapeutici sui disturbi si ottengono già dal primo giorno di trattamento.

 

La dottoressa Cristina Paci

Recentemente stati sottoposti ad impianto di PEG-J due pazienti con eccellenti risultati. La terapia necessita di un’equipe multidisciplinare composta da: neurologo, gastroenterologo, endoscopista ed anestesista.

 

Durante il ricovero il paziente viene sottoposto ad una fase test, in cui la “duodopa” viene stata somministrata con un sondino naso-gastrico per 36-48 ore, dopo aver valutato la risposta al farmaco si procede con il confezionamento della gastrostomia endoscopica percutanea, cosiddetta PEG. La PEG digiunale (PEGJ) consiste nel praticare un piccolo foro sulla parete addominale attraverso il quale poi si posiziona un sondino che termina con un’estremità nell’intestino e con l’altra è collegato con la pompa portatile che infonde il farmaco. Durante la settimana di ricovero il paziente e i familiari vengono affiancati dal “Duodopa Specialist”, un infermiere specializzato che istruisce il paziente ed i familiari circa l’uso della pompa. Sono, inoltre, previsti controlli domiciliari periodici e viene fornito un numero verde per problemi urgenti.

 

Il commissario straordinario di Ast Ascoli Vania Carignani: «Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno di vari specialisti e ringrazio per la fattiva collaborazione il dottor Fabio Di Marzio dirigente medico di Neurologia, il dottor Emiliano Lattanzi dirigente medico di Medicina, la dottoressa Margherita Sorge responsabile di Gastroenterologia, il dottor Luigi Capriotti dirigente di Anestesia e Rianimazione».



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