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Piano Sanitario, l’ira di Sergio Loggi: «La presentazione odierna dimostra lo scollamento fra Comuni e Regione»

SAN BENEDETTO - Il sindaco di Monteprandone non ha potuto partecipare per impegni istituzionali presi in precedenza: «La convocazione è stata fatta all'ultimo minuto. E voglio ricordare che in assemblea dei sindaci la Regione non si presentò»
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Il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi

 

di Giuseppe Di Marco

 

«La presentazione di oggi del Piano Socio-Sanitario è la dimostrazione di quanto la Regione sia scollegata dalle Amministrazioni comunali del nostro territorio». Parole durissime, quelle di Sergio Loggi a margine dell’incontro tenutosi questo pomeriggio in Auditorium: riunione alla quale il sindaco di Monteprandone e presidente della Provincia non ha potuto partecipare per impegni istituzionali presi in precedenza.

 

Loggi però fa capire che il problema non è derubricabile a mera sovrapposizione di appuntamenti. Il problema è grave, dice il primo cittadino, ed è di natura politica.

 

«Intanto questo incontro è stato convocato tre giorni fa, e solo questo meriterebbe una riflessione a sé – afferma Loggi – in secondo luogo voglio ricordare che quando convocai io l’assemblea dei sindaci, che da anni non ha un suo presidente, la Regione non si presentò. E con tutto il rispetto mi sembra che la presentazione di oggi sia stata soltanto l’ennesima passerella di una compagine politica. Non c’è alcuna condivisione dei contenuti, non solo per quanto riguarda le strutture da costruire, ma anche per quanto riguarda chi, negli ospedali, ci lavora».

 

«Si parla spesso della necessità di ascoltare il territorio – continua Loggi – quindi, in tal senso, mi chiedo: esiste un’occasione migliore di una conferenza in cui sono riuniti tutti i sindaci del nostro Ambito? Oggi è stato illustrato il Piano, però da quel che mi risulta i Comuni non hanno partecipato in massa. Alla Regione domando: quando pensa di recepire le nostre richieste? Quando pensa di ascoltare direttamente chi vive in prima linea i problemi della sanità? Credo che per riformare i nostri servizi si debba lavorare nelle sedi deputate. E credo che il nostro territorio abbia ben poco bisogno di iniziative come quella di oggi».


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