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Crisi aperta nel centrosinistra, Di Lorenzo e il comitato Shlein dalla parte di Falcioni

CASTEL DI LAMA - La dirigente e componente della direzione provinciale del Pd e il gruppo costituito a sostegno della candidatura della leader nazionale si schierano con il segretario della sezione locale dei dem, ormai in aperto contrasto con il direttivo. «Solo chi sa cambiare con il cambiare delle circostanze potrà salvarsi»
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A pochi giorni di distanza dal termine fissato per la presentazione delle liste elettorali per le amministrative di maggio, a Castel di Lama la consueta aria di polemica pre-elettorale, quest’anno più incandescente che mai, non risparmia neppure chi, per anni, ha condiviso battaglie politiche e prìncipi ispiratori.

Stefano Falcioni

È il caso della sezione locale del Partito Democratico, alle prese negli ultimi giorni con una profondissima spaccatura. Dopo la presa di posizione del segretario Stefano Falcioni, che qualche giorno fa ha scelto di prendere le distanze dal documento programmatico che sanciva l’alleanza elettorale dei dem con il comitato civico “Castel di Lama 20.23, e la successiva, nettissima, presa di posizione del direttivo Pd nei confronti del proprio leader, gli iscritti del partito sono ora chiamati a scegliere da che parte schierarsi. Da un lato la candidatura a sindaco di Tiziano Oddi, condivisa con il comitato civico, dall’altro il segretario Falcioni e la sua contestata apertura al Movimento 5 Stelle.

 

Chi non ha dubbi, in questo senso, è Vittoria Di Lorenzo, dirigente del circolo Pd di Castel di Lama e componente della direzione provinciale del partito, che non esita a schierarsi dalla parte di Falcioni condannando duramente le feroci critiche piovute dalla stessa sezione dem.

 

Vittoria Di Lorenzo

«Dobbiamo fare i conti con un partito dilaniato e senza più un’identità. Da circa sei mesi ribadisco ciò che un partito democratico avrebbe dovuto rappresentare in vista delle amministrative, esprimendo un candidato e un programma in grado di aprire il confronto con tutte le forze politiche di centro sinistra, senza nessuna esclusione. Non è servito a nulla, anzi: a me ed altri è arrivato perfino l’invito ad andarsene.

 

Ho manifestato il mio dissenso anche in assemblea provinciale – prosegue -. Il documento politico-programmatico – dalla cui votazione, insieme ad altri iscritti, mi sono astenuta – prevedeva un accordo con il comitato Castel di Lama 20.23 con candidato sindaco Tiziano Oddi, sottoscritto e condiviso dai consiglieri Camela e Peroni, poi immediatamente pronti a rinnegarlo con parole durissime e la promessa di costituire una nuova lista di sinistra».

 

Secondo la Di Lorenzo, sarebbe stato il passo indietro di Camela e Peroni a convincere una volta per tutte Falcioni della necessità di cambiare la rotta politica intrapresa dal partito.

 

«È solo a questo punto che il segretario Falcioni, tenendo conto della straordinaria partecipazione al voto delle primarie e della inattesa quanto netta vittoria della Schlein, ha sentito il dovere e la responsabilità di dare una risposta chiara alla domanda di cambiamento e di partecipazione alle scelte politiche dei cittadini di Castel di Lama.

 

Il segretario, pertanto, ha cercato di promuovere la costituzione di un’ area progressista di sinistra, inaugurando un dialogo e una partecipazione attiva con la lista “Avanti così” – rappresentata dal sindaco uscente Mauro Bochicchio, ndr -. Solo chi sa cambiare con il cambiare delle circostanze potrà salvarsi. Massimo sostegno e condivisione al nostro segretario».

 

Dello stesso avviso anche Luigia Cialini, che in rappresentanza del comitato elettorale Shlein di Castel di Lama prende le difese del segretario del Pd.

 

«Alla luce di quanto avvenuto in questi ultimi giorni, il comitato ritiene opportuno restituire verità sia ai fatti che al vissuto del Pd locale in questo ultimo anno – esordisce la Cialini -. Partiamo da un congresso vinto con 120 voti su 170 partecipanti locali e quindi da una chiara, inequivocabile e indiscutibile indicazione che il Pd locale non può e non deve disattendere.

Luigia Cialini

 

Proseguiamo con il mancato rispetto di una linea politica che alcuni, ritenendosi maggioranza anche nel territorio, svariati mesi fa avevano deciso di intraprendere per poi rinnegare poiché, politicamente, non più rispondente ai nuovi valori, ideali politici e soprattutto non in linea con il ruolo che il Pd oggi intende darsi con la Schlein.

 

Considerato infine che il Pd locale vive da tanto tempo profonde spaccature e lacerazioni interne – non a caso non amministra da tempo il paese pur essendo probabilmente la prima e unica forza politica organizzata – il comitato ritiene doveroso, per gli impegni assunti e per la chiara scelta politica fatta, dare il proprio completo sostegno al segretario Stefano Falcioni, condividendo appieno la scelta progressista e di sinistra fatta».

 

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