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Pronto Soccorso di San Benedetto, verso soluzioni che non convincono “Cittadinanzattiva”

SANITA' - L'associazione rivierasca nutre dubbi sull'impiego dei medici delle cooperative («fanno anche turni diurni ma le file di attesa sono aumentate») e sulla dislocazione di professionisti da altri reparti
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Il Pronto Soccorso dell’ospedale di San Benedetto

 

«File di attesa aumentate e facilmente troviamo barelle sparse nei corridoi: questo il biglietto da visita per l’imminente stagione estiva?»

Ed ancora: «La dislocazione di personale medico dai reparti verso il Pronto Soccorso non mette in crisi l’attività dei reparti ivi comprese le attività ambulatoriali?»

Se lo chiede Cittadinanzattiva, assemblea territoriale di San Benedetto.

«Non trova ancora pace e stabilità la gestione della Ast Picena – si legge in una nota del gruppo – e ciò non appartiene ad una nostra astratta percezione ambientale ma per effetto dei problemi ancora irrisolti, che determinano difficoltà di accesso alle cure. Nulla che si possa accreditare al nuovo commissario, anche in merito alla recentissima determina che obbligherebbe medici dei reparti, partendo da quelli con meno anzianità di servizio, a lavorare in Pronto Soccorso. Una determina evidentemente già pronta all’arrivo del neo commissario.

Ci riferiscono, ad esempio, che nell’unità operativa di Emergenza e Urgenza del “Madonna del Soccorso” sia in servizio il terzo medico ambulatoriale della cooperativa (quindi oltre la notte ora anche di giorno) ma nonostante ciò le file di attesa sono addirittura aumentate, così come facilmente ancora troviamo barelle sparse nei corridoi: questo il biglietto da visita per l’imminente stagione estiva?

Ma i Dipartimenti non erano stati creati per trovare soluzioni nel loro interno? Viene pesato il cosiddetto rischio clinico a carico dei medici del Pronto Soccorso? Se sì, quali soluzioni sta adottando la direzione sanitaria per diminuirlo? Il medico strutturato del Pronto Soccorso di notte continua a salire e scendere tra l’osservazione breve al piano superiore?

 

 Questa associazione in passato aveva già depositato degli esposti in Procura, visto che le soluzioni dagli uffici aziendali ex Area Vasta 5, oggi Ast, non arrivavano ed in particolare per le attività Pronto Soccorso di San Benedetto, ma ad oggi i problemi rimangono gli stessi.

 

La politica che governa potrebbe interessarsi di questi problemi che ricadono sui cittadini?

Ribadiamo, come si spiega che nonostante la presenza di tre medici in Pronto Soccorso continuano a persistere lunghe file in attesa e barelle nei corridoi?

Vista la prospettiva per l’imminente estate certamente è da ritenersi utile la presenza del posto fisso di Polizia, per il quale ringraziamo l’ex direttore  Massimo Esposito e la disponibilità del corpo di Polizia».

 



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