di Alessandra Pierini
«E’ stata un’ondata di maltempo molto forte, in provincia di Macerata le piogge sono state continuative ma meno intense che nel Pesarese. Il peggio è passato ma per il fine settimana si attende un peggioramento».
E’ così che Danilo Tognetti, meteorologo dell’Amap Marche, analizza dati alla mano le forti piogge registrate nei giorni scorsi.
«A Pollenza ad esempio – sottolinea – in tre giorni, dal 15 al 17 maggio sono caduti 141 millimetri di pioggia, mentre la media storica di tutto il mese di maggio è di 77 millimetri. Il lato positivo è che abbiamo fatto importanti riserve idriche e che si scongiurano i problemi di siccità dello scorso anno».
Per quanto riguarda le cause di queste precipitazioni, Tognetti spiega: «La causa è stato un ciclone mediterraneo profondo, non ne capitano tanti. Uno o due l’anno. Dal Tirreno è risalito verso l’Adriatico e ha preso in pieno Marche e Emilia Romagna. Il peggioramento nel fine settimana , non sarà intenso come questo. Si andranno però ad aggiungere precipitazioni ad una situazione già appesantita, anche considerando il fatto che già aprile e la prima metà di maggio erano stati piuttosto piovosi».
Per quanto riguarda i giorni scorsi il meteorologo precisa: «Lunedì 15 le piogge hanno interessato maggiormente le province meridionali ma è nel giorno successivo che si sono avuti i totali più elevati in particolare sulla provincia di Pesaro Urbino e sulle coste di quella di Ancona. I fenomeni, oltre che regolari e duraturi, hanno assunto anche carattere molto intenso così come dimostrano i 32 mm di Pesaro delle 10; per la provincia di Ancona la pioggia oraria più intensa è stata rilevata dalla stazione di Senigallia alle 21, pari a 21 mm.
Ieri, il baricentro dei fenomeni è sceso nuovamente verso il settore meridionale della regione e le stazioni che hanno rilevato le maggiori precipitazioni sono state Pollenza con 94 mm, Sant’Angelo in Pontano con 86 mm, Montefiore dell’Aso ad 84 mm e Montegiorgio a 77 mm».
Quanto ha inciso il cambiamento climatico? «E’ difficile attribuire un singolo evento al cambiamento climatico e al riscaldamento globale, perché il clima riguarda periodi più lunghi. Possiamo però dire che l’innalzamento delle temperature favorisce questo tipo di eventi con la persistenza di queste configurazioni. Nella persistenza di ondate di calore o di lunghi periodi di precipitazioni c’è lo zampino del cambiamento climatico».
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