di Giuseppe Di Marco
Si è tenuta nella mattinata di venerdì 2 giugno, con l’usuale corteo per il centro cittadino, la celebrazione della 77ª Festa della Repubblica. La giornata si è aperta nella sala consiliare del civico Municipio con il saluto alle autorità civili e militari e ai cittadini del sindaco Antonio Spazzafumo.
«Non dobbiamo mai stancarci di spiegare ai giovani – ha detto il sindaco – che i valori costituzionali non sono belle parole ma costituiscono precise indicazioni su come dev’essere una società realmente aperta e democratica e dobbiamo essere capaci di mostrare, con l’agire quotidiano, come quelle parole possano tradursi in azioni concrete per guidare il loro cammino. A loro, interpretando il pensiero di tutti noi, vorrei rivolgere un invito: prendete in mano la Costituzione, leggetela e rileggetela ogni tanto, soprattutto i primi 12 articoli contenenti i principi fondamentali e la prima parte dedicata ai diritti e ai doveri dei cittadini. Dentro ci sono le nostre conquiste, quelle raggiunte e quelle ancora da raggiungere. Nella Costituzione è scritta la nostra storia, ci sono le premesse del nostro futuro».
Ha preso poi la parola la professoressa Marta Cerioni, avvocata cassazionista e docente associata di Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico all’Università Politecnica delle Marche, che ha tenuto una riflessione sui principi costituzionali celebrati con la Festa della Repubblica e l’importanza che rivestono per il futuro dell’Italia e degli italiani. La professoressa ha posto l’accento sullo spirito della Costituzione, volto a sottolineare l’imprescindibilità dell’elemento democratico – la volontà e, soprattutto, la partecipazione del popolo alla vita politica – dalla componente repubblicana. La Costituzione, infatti, esprime questo concetto nei suoi articoli e lo rimarca con ancor più vigore nel delineare il processo di modifica della Carta Fondamentale stessa: esso non può avvenire se non attraverso il “procedimento aggravato”, ovvero il sostegno che vada ben oltre i confini della maggioranza. Ha poi evidenziato il valore della persona umana che nella Carta viene posto al sopra di ogni altro e l’estrema attenzione, rafforzata dalla recente modifica, verso il paesaggio e la tutela dell’ambiente.
Al termine si è mosso il corteo che, preceduto come da tradizione dal Concerto Bandistico “Città di San Benedetto del Tronto”, ha percorso Viale De Gasperi, Viale Moretti facendo tappa per la deposizione di corone presso i monumenti ai Caduti della Grande Guerra, ai Caduti per la Libertà e poi a quello dei Caduti in Mare che si trova nella sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.
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