di Luca Capponi
Ponte di Tasso, nessuna novità. O meglio, novità ce ne sono. Una positiva. Il resto no. Prima una rinfrescata alla memoria, però: lo storico manufatto di epoca medievale, che si staglia sopra le acque cristalline del fiume Castellano, tra Ascoli e Castel Trosino, in uno scorcio di notevole fattura, ogni anno è meta di migliaia di visitatori, soprattutto nella bella stagione.
L’antica via di accesso al ponte, però, è da decenni off limits. Fatto che ha “deviato” il traffico verso altri sentieri privati. Scoscesi e difficili da affrontare per chi si presenta in…ciabatte. C’è poi il fatto della strada asfaltata che arriva in loco, anch’essa poco adatta a contenere la mole di traffico auto. E di maleducati, che non hanno rispetto delle abitazioni e degli spazi adiacenti (leggi qui).
Insomma, una situazione complessa e difficile da gestire, che mescola sicurezza, incidenti, logistica ed educazione civica, e che ha portato gli esasperati residenti a chiudere i sentieri d’accesso (leggi qui).
E ad attendere, come da tempo accade, una soluzione dal Comune. Che prima si era interessato, poi però sembra essersi defilato.
Morale della favola, l’accesso al ponte è attualmente impossibile, con la comunità che perde un punto di forza che in ogni luogo d’Italia godrebbe di un trattamento e di una valorizzazione ben diversi.
«Quassù non si è visto nessuno dell’Arengo», confermano gli abitanti. Qualcun altro, invece, si è visto.
«Abbiamo registrato alcuni tentativi di accesso nonostante il meteo non sia stato buono –confermano i residenti-. Qualcuno ha provato a scavalcare la rete e ad aggirarla nel punto in cui arriva al limite estremo della scarpata, chi l’ha fatto si è messo in grandissimo pericolo perchè lì c’è uno strapiombo di trenta metri. Se fossero caduti ci sarebbe voluto l’intervento di Icaro, hanno corso un rischio importante viste anche le condizioni del fiume degli ultimi tempi, fare il bagno era impossibile».
«Inoltre, hanno provato a dare fuoco al cartello che segnala la chiusura del sentiero, per fortuna il tentativo non è andato a buon fine perchè lo stesso cartello è fatto di materiale ignifugo» è l’amara conclusione.
Nel frattempo, il Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Ascoli, già chiamato in causa diverse volte l’anno scorso per aiutare le persone in difficoltà o infortunatesi durante la “passeggiata” in loco, ha scelto proprio il Ponte di Tasso per l’esercitazione autorizzata tenutasi nella mattina di sabato 10 giugno.
L’addestramento, non a caso, prevedeva il recupero di un infortunato caduto da una scarpata. Le operazioni di recupero sono state effettuate attraverso la costruzione di una teleferica, con cui il tecnico del Soccorso Alpino è riuscito a calarsi sopra il paziente che, una volta stabilizzato e imbarellato, è stato prontamente evacuato.
A seguire, le squadre hanno trasportato l’infortunato con la tecnica della “barella portantina” fino al luogo scelto dall’ambulanza.
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