Il maltempo non ha fermato il “Cantiere Riformista” che si è presentato ad Ascoli ieri, sabato 10 giugno, sfidando tuoni, fulmini e saette al Chiostro di San Francesco.
Al via dunque i partiti e i movimenti civici cittadini che si sono ritrovati insieme, come afferma Francesco Ameli capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale e segretario provinciale dem «per dare ad Ascoli una speranza di cambiamento in grado di liberarla dalla cappa di poteri e di interessi che la opprime. E’ un cantiere in costruzione – spiega – che vuole alimentarsi delle migliori energie che la nostra stupenda città può offrire. Questa è solo la prima pietra del percorso che ci porterà fino alle elezioni del 9 giugno 2024».
E aggiunge: «L’ampia partecipazione all’iniziativa nonostante il diluvio ha reso plastica la volontà di cambiamento presente ad Ascoli. Una città isolata, con servizi disorganizzati, Sanità e scuole dimenticate, una cultura elitaria per una città che si appresta a diventare pattumiera del Piceno con le nuove discariche che il Comune avalla. Problemi che si vogliono mettere sotto il tappeto, con distrazioni di massa fatte di lampadine e inaugurazioni, anche di marciapiedi».
«Noi ci siamo – conclude Ameli – per dare soluzioni diverse e utili ai cittadini: ora avanti allargando il campo politico e soprattutto aprirsi alla città e a tutti coloro che vogliono contribuire dando una mano».
Diverse le persone che hanno preso la parola. Tra questi anche tre candidati sindaci delle ultime elezioni: Pietro Frenquelucci (Partito Democrartico), Massimo Tamburri (Movimento 5 Stelle), Emidio Nardini (Ascolto&Partecipazione), oggi tutti e tre consiglieri comunali di minoranza.
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