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La legionellosi: cos’è e come prevenirla? La parola agli esperti di Cialab (Videointervista)

FERMO - Grazie al laboratorio analisi certificato, Cialab si occupa anche delle analisi delle acque negli ambienti di lavoro o privati per prevenire l’insorgenza del batterio della legionella: malattia che colpisce le vie respiratorie. Emidio Pipponzi e Sara Cappelli: «Si può contrarre in docce, centri benessere, vasche idromassaggio e fontane. Come evitare l’insorgenza? Fondamentale la manutenzione degli impianti»
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Sara Cappelli e Emidio Pipponzi

 

Nel morning show di ieri mattina di Radio Fm1 ‘Svegliati Jess’ sono intervenuti Emidio Pipponzi, socio di Cialab Srl, e la dott.ssa Sara Cappelli, biologa dell’azienda. Intervistati da Jessica Tidei, hanno posto l’accento sull’importanza della prevenzione e del controllo delle acque per diminuire i rischi di proliferazione del batterio della legionella. L’azienda ha un’equipe di 35 professionisti, tra cui chimici, biologi, tecnici di laboratorio, ingegneri e tecnici della prevenzione. 

 

«Uno dei nostri punti di forza è costituito dall’efficiente laboratorio di chimica e microbiologia, riconosciuto con il marchio di qualità – ha spiegato Pipponzi -. Un attestato che premia la professionalità delle dottoresse Sara Cappelli e Martina Amadio, e dei tecnici Manuel Tancredi ed Elvira Carboni. Le attività di analisi riguardano alimenti, latte, vino e potabilità delle acque. Insomma, i lavori si concentrano sugli aspetti microbiologici delle imprese e sul settore alimentare. In particolare, la dott.ssa Cappelli si occupa di consulenza mentre la dott.ssa Amadio di analisi». 

 

Cialab Srl si posiziona quindi come un punto di riferimento altamente affidabile per verificare la qualità delle acque. 

 

Ma che cos’è la legionella? A spiegarlo è stata Sara Cappelli: «È un batterio ubiquitario che si trova in campioni di acqua potabile e nelle condotte. Cresce a temperature comprese tra 20˚ e 60˚, con un range ideale tra 40˚ e 60˚. Può causare patologie che colpiscono le vie respiratorie come le polmoniti interstiziali. Queste possono portare anche alla morte, soprattutto se colpiscono le persone anziane, debilitate, i malati oncologici o gli immunodepressi. Pertanto è fondamentale prestare particolare attenzione e controllare i prodotti e gli ambienti che possono favorire la proliferazione della legionella». 

 

Dopo la pandemia si sta sviluppando la consapevolezza dei rischi legati alla legionellosi, e grazie all’impegno di esperti qualificati, è possibile mettere in sicurezza i luoghi di lavoro e gli ambienti privati. La malattia può essere contratta tramite l’esposizione a vapore acqueo infetto. 

 

«Si può trovare in docce, centri benessere, vasche idromassaggio e fontane – ha sottolineato la biologa – il microbo aderisce alle bolle d’acqua e si diffonde nell’aria, intaccando le vie respiratorie. Gli ambienti pubblici (come ospedali, alberghi, stazioni, palestre e aziende) con docce, devono essere attentamente monitorati per ridurre al minimo il rischio di contaminazione da legionella. Inoltre, va tenuto presente che anche negli ambienti domestici esiste il rischio di contagio in quanto il microbo può colonizzare le tubature di edifici condominiali e residenziali». 

 

Ecco allora l’importanza dei controlli e delle misure preventive per debellarlo. 

 

«Vanno impiegati metodi come shock termici e l’utilizzo di sostanze chimiche per detergere i sistemi idrici – ha affermato Sara Cappelli -. È fondamentale eseguire analisi periodiche dell’acqua per valutarne la qualità e controllarne i potenziali punti di proliferazione. La nuova normativa sulla potabilità, entrata in vigore nel febbraio scorso, richiede alle strutture prioritarie di effettuare valutazioni di rischio per la legionella, identificando i punti critici e attuando soluzioni per ridurre il rischio».

 

Possono essere interessati anche gli impianti delle abitazioni private, pertanto è importante monitorarli. «Oltre a svolgere le analisi per le aziende, siamo disponibili anche per le strutture private – hanno concluso gli intervistati – Controlliamo sia la qualità dell’acqua di utilizzo quotidiano che quella presente nei i pozzi. Se risulta un’elevata concentrazione di batteri invitiamo ad irrigare l’orto per ruscellamento. Attenzione soprattutto agli impianti obsoleti dove, a causa della dispersione dei metalli, può proliferare il microbo. Per impedire la sua insorgenza è necessaria una corretta manutenzione». 

 

Per prenotare consulenze e analisi è possibile inviare un modulo a info@cialab.it. Per altre informazioni consultare www.cialab.it. Il laboratorio è ad Ascoli Piceno mentre le sedi dedicate alla consulenza sono a Fermo, Servigliano, Piane di Montegiorgio e San Benedetto del Tronto.

 

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