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Stati Generali del Made in Italy nel mondo, la parola ai sindaci: Fioravanti, Cardilli e Ricci 

IL COMMENTO dei primi cittadini di Ascoli, Colli del Tronto e Pesaro, alla kermesse dell'Internazionalizzazione organizzata nel Piceno dalla Camera di Commercio delle Marche
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Gino Sabatini e Andrea Cardilli all’apertura della Convention

Tre sindaci hanno preso parola agli Stati Generali dell’Internazionalizzazione organizzati da Camera Marche in occasione della Convention di Assocamerestero ospitata nel Piceno.

Andrea Cardilli, sindaco di Colli del Tronto, territorio che ha ospitato la manifestazione, ha aperto la giornata inaugurale della Convention, accanto a Gino Sabatini, ringraziando Camera di Commercio, Unioncamere e Assocamerestero per aver portato l’evento nel territorio.

 

«Un luogo martoriato – ha detto Cardilli, riferito alla sua Colli – siamo l’ultimo Comune incluso nel cratere del sisma, e che molto ha risentito anche della pandemia. E’ importante che il rilancio del made in Italy parta da qui, questo incontro deve essere un punto di partenza e non di arrivo».

 

Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli, ha accolto i delegati esteri in Comune, aprendo loro la Pinacoteca, e ha preso parte nella prima giornata di lavori, al tavolo dedicato alla valorizzazione del territorio e delle reti infrastrutturali, tema che gli sta molto a cuore e per il quale reclama un’azione congiunta che prescinda da appartenenze politiche, indicando questo come «l’unico modo per dare impulso al rilancio del tessuto socio-economico.

La premessa – sono state ancora le parole di Fioravanti – è la ricostruzione post sisma e la velocizzazione la ricostruzione pubblica e privata di borghi e aree interne, come da velocizzare sono anche gli iter necessari all’utilizzo dei fondi Pnrr». 

 

Al panel incentrato su tutela e promozione del made in Italy è intervenuto in sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che ha portato – alla 32esima Convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero – il progetto “Pesaro Capitale della Cultura 2024”, quale elemento di valorizzazione territoriale, unico per tutti, che può diventare una grande opportunità per il turismo e per l’economia della città, provincia e regione.

 

Matteo Ricci

«E in questo senso il sistema delle Camere di Commercio è fondamentale – è stato ricordato da Ricci – per presentare e valorizzare la Capitale italiana della Cultura.

La nostra è una cultura del fare, dove laboriosità e artigianato si intrecciano tra loro. In questo percorso cercheremo di raccontarla al meglio attraverso le nostre aziende. 

La strategia del riconoscimento di Capitale è di offrire al sistema Italia una rete di città medie della cultura, in grado di offrire alternative valide alle grandi città già in overbooking, e rispondere alla ricerca di cultura e bellezza degli oltre 200 milioni di nuovi turisti previsti nei prossimi anni.

Viviamo insieme questa grande opportunità – la conclusione di Ricci – riconoscimenti come questi hanno un valore unico, se giocati in squadra». 

 

Stati Generali del Made in Italy nel mondo, la parola ai sindaci: Fioravanti, Cardilli e Ricci 


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