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Marina Nardinocchi, una giovane mamma sarà la dama di Porta Solestà (Video)

ASCOLI - Presentata dal Sestiere gialloblù dal console Patrizio Zunica, dal caposestiere Attilio Lattanzi e dal responsabile dei costumi Mimì Alfonsi. Insegna all'Istituto Mazzocchi, sfilerà con la figlia Allegra di 2 anni fino al raduno di San Pietro Martire
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di Elena Minucci

 

A pochi giorni dalla Quintana sono quasi tutti svelati volti e nomi delle sei dame dei Sestieri. All’appello manca solo la Piazzarola. E’ questa la volta di Porta Solestà che ha puntato sulla bellezza di Marina Nardinocchi, 39 anni, insegnante all’Istituto “Mazzocchi” di Ascoli, mamma di Allegra che ha 2 anni.

 

La presentazione è avvenuta, come di consueto, alla presenza del console Patrizio Zunica, del caposestiere Attilio Lattanzi e del responsabile dei costumi Mimì Alfonsi.

 

«Dopo tanti anni in cui abbiamo scelto ragazze più giovani, abbiamo cambiato – dice Attilio Lattanzi – questo darà ancora più lustro alla figura e al ruolo che dovrà ricoprire. Siamo rimasti entusiasti della sua figura estremamente femminile che renderà ancora più bello l’abito che indosserà».

 

Soddisfazione anche da parte del console Patrizio Zunica: «Siamo contenti di aver scelto Marina. Non possiamo che darle il nostro benvenuto al Sestiere. Il suo sorriso porterà sicuramente il nostro cavaliere alla vittoria del palio».

 

Si tratta di un vero e proprio debutto quello di Marina Nardinocchi, solestante doc, che per la prima volta sfilerà alla Quintana. Ma non sarà sola, con lei anche la figlia Allegra: sfilerà nel breve tratto fino al raduno di San Pietro Martire.

 

«È un grande onore. È la prima volta per me, anche se i miei cugini qui sono di casa: Christian Nardinocchi attuale responsabile degli sbandieratori, Nicky Nardinocchi e Simone Amadio per tanti anni sbandieratori – le parole di Marina – non mi aspettavo di essere chiamata a ricoprire questo ruolo. Da una parte ho un po’ paura, dall’altra sono davvero felice».

 

Sull’abito che indosserà, la parola spetta a Mimì Alfonsi: «Il costume è uscito per la prima volta lo scorso anno. Si tratta di un abito di colore verde e blu che è stato realizzato da “Graziano Ricami” e Anna Marini, ispirato ad un dipinto del ‘400. Come ogni anno, cambieremo solo qualche particolare. L’unica variazione sarà il cappello. Per la Quintana di luglio abbiamo svolto la tradizionale manutenzione ordinaria dei costumi, per l’edizione di agosto ci sarà qualche novità».

 

Inevitabile non parlare degli ultimi fatti accaduti a più di un cavaliere giostrante. «Chi è quintanaro è anche resiliente. La Quintana è la festa di tutta la città – affermano Lattanzi e Alfonsi – quando si corre con un cavallo dobbiamo mettere in conto che qualcosa possa succedere. Noi andiamo avanti. Ascoli ha bisogno della Quintana».

 

Sarà un’estate ricca di eventi nel Sestiere di Porta Solestà: da stasera taverna aperta, venerdì la cena propiziatoria.

 

 



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