facebook rss

«Da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto l’arretramento della ferrovia vada di pari passo con l’adeguamento della A14»

SONO le parole di Massimo Valentini, presidente del comitato attivo per le due importanti infrastrutture, prendendo spunto dallo studio di fattibilità di Rfi per l'alta velocità, ma anche dalle ipotesi di lavoro di Aspi
...

 

 

«Rete Ferroviaria Italiana sta redigendo, con l’obiettivo di presentarlo a fine anno, uno studio di fattibilità per l’arretramento ferroviario sulla dorsale adriatica al fine di avere una vera alta velocità.

E’ importante inoltre dialogare su dove posizionare questi nuovi binari arretrati tenendo conto dei vincoli strategici ed ambientali che ci sono», sono le parole di Massimo Valentini,  presidente del comitato Arretramento A14 e Ferrovia Marche sud.

 

Nella disamina, Valentini avanza proposte ed evidenzia vincoli, che riguardano in particolare il tratto compreso tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto.

 

«Innanzitutto – afferma Valentini – è bene riaffermare che la comunità regionale chiede un arretramento per realizzare l’Alta Velocità, ma anche per spostare il traffico dei treni merci e veloci, lasciando l’attuale tratto con le relative stazioni solo per il traffico regionale passeggeri collegato all’hub intermodale di Ancona.

Il primo vincolo strategico è dato dalla stazione intermodale di Ancona che necessariamente andrà ubicata in una posizione consona ad interconnettere il traffico ferroviario passeggeri, l’Interporto per il traffico merci ed il traffico collegato a Porto ed Aeroporto.

Il posizionamento della stazione intermodale di Ancona da una prima indicazione su dove poter posizionare il passaggio dei binari arretrati che poi deve confrontarsi con le esigenze di carattere ambientale».

 

Ancora il presidente del comitato sottolinea che certamente andrà privilegiato il passaggio in galleria che per la conformazione del nostro territorio e per l’impossibilità di passaggi in quota sarà necessariamente rilevante, andrà inoltre verificata la possibilità di passaggi in aree già compromesse dal punto di vista paesaggistico in modo da non compromettere ulteriormente l’aspetto ambientale.

 

«Da questa punto di vista – continua Valentini – l’ipotesi di un passaggio vicino all’attuale sede autostradale andrà verificato per il tratto centro nord, ma è da escludersi per il tratto da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto già gravemente compromesso dal punto di vista ambientale tanto che gli aspetti idrogeologici, di sicurezza e di inquinamento non permetterebbero neanche la realizzazione della terza corsia autostradale in sede.

 

Per tali motivi da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto l’arretramento potrebbe essere più consistente spostando congiuntamente autostrada e ferrovia di circa 15 chilometri in modo da realizzare il duplice obiettivo, più volte rimarcato, di sgravare una costa Marche sud gravemente compromessa e riconnettere le aree interne che sono in un grave stato di abbandono.

La progettazione congiunta – conclude Valentini – dell’arretramento ferroviario ed autostradale per le Marche Sud sarebbe pertanto fondamentale visto che Autostrade spa sta lavorando ad una ipotesi di adeguamento di questo tratto».

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X