Giunge al termine, con lo spettacolo teatrale “Divagando in alto amore” il progetto “GiovanINScena – Formazione e sviluppo per lo spettacolo dal vivo” che a Grottammare ha coinvolto 35 giovani del territorio divenuti autori, performer e esperti di comunicazione dopo nove mesi di formazione teorico-pratica. In questi giorni non è difficile imbattersi, nelle performance a cielo aperto al vecchio incasato, nei giovani che invitano il pubblico allo spettacolo gratuito “Divagando in alto Amore” di domenica 6 agosto (ore 21.30) al cineteatro San Filippo Neri di San Benedetto.
«Con questo progetto, finanziato dalla Regione Marche e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dice Martina Sciarroni consigliera comunale con delega alle politiche giovanili – abbiamo voluto offrire una opportunità ai nostri ragazzi di conoscere e vivere l’arte e le professioni legate alla comunicazione multimediale con professionismo».
In nove mesi i 35 ragazzi provenienti anche da Ascoli, Fermo e Porto Sant’Elpidio hanno portato a termine moduli di teatro, comunicazione multimediale e organizzazione di eventi che, per alcuni resteranno una passione per altri evolveranno in una professione avendo consapevolezza che, dalle emozioni alle parole, è possibile costruire delle opportunità di crescita proprio come hanno detto alcuni dei ragazzi del corso di teatro.
«Sono certo che questo percorso sarà molto utile nella mia professione da maestro» dice Andrea. «Avevo il terrore di relazionarmi ed esibirmi sul palco, ora non scenderei mai da lì» sottolinea Alice. «Insieme abbiamo fatto un percorso incredibile che non avrei mai avuto l’opportunità di vivere così in profondità se non avessi avuto una insegnante come Valentina Illuminati» conclude Chiara.
«La parte artistica è anche artigianale – afferma Valentina Illuminati, attrice e regista – dopo un lungo percorso abbiamo messo in scena la voglia di esprimersi dei giovani su un tema ampio come l’amore sul quale prima divagavano poi, dopo i mesi trascorsi insieme studiando anche i classici, hanno saputo dare una interpretazione personalissima».
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