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«Allarme turismo, mancano i lavoratori? No, mancano contratti regolari»

ASCOLI - Scendono in campo Luana Agostini e Caterina Spalazzi, della segreteria provinciale Filcams Cgil, che fanno un quadro per nulla rassicurante della situazione. Ed annunciano giornate di sensibilizzazione nel Piceno
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«Come ogni anno, la stagione estiva è partita con il solito ritornello degli imprenditori del settore: “allarme turismo, mancano i lavoratori”.

A mancare però non sono i lavoratori, ciò che è difficile trovare è un’offerta lavorativa regolare, con la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali».

 

Luana Agostini

Lo dicono Luana Agostini e Caterina Spalazzi, della segreteria provinciale di Ascoli Filcams Cgil che fanno un quadro per nulla rassicurante della situazione: «Lavoratrici e lavoratori con part time irrisori, pur lavorando anche 12 ore al giorno, senza riposo settimanale, senza il pagamento del lavoro supplementare e straordinario, del lavoro festivo e del lavoro notturno, con livelli di inquadramento del tutto inadeguati, con una notevole perdita economica e contributiva  e per l’economia complessiva del territorio.

 

Torna purtroppo in maniera preoccupante nel nostro territorio anche il fenomeno del lavoro nero.

Per questo – continuano le responsabili del Filcams Cgil – dobbiamo ribaltare il punto di vista una volta per tutte: le lavoratrici e i lavoratori del turismo non dicono no al lavoro, dicono no alla precarietà, all’illegalità e allo sfruttamento.

Mettere il turismo sottosopra significa mettere al centro il lavoro, la qualità dell’occupazione e la sostenibilità delle condizioni di chi lavora nel comparto turistico, superando il modello scellerato che mira ad accaparrare il più alto profitto possibile senza investire in un progetto di sviluppo economico e sociale sostenibile e di qualità».

 

Le sindacaliste forniscono i dati dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sul territorio nazionale: delle aziende controllate nel turismo e nei pubblici esercizi, una media del 76% è risultata irregolare, con punte del 78% a Nord Ovest e del 95% a Sud, e il 26% degli addetti lavora in nero.

Problemi anche per i dipendenti, a tempo pieno e indeterminato, che secondo l’Istat hanno un reddito medio tra i più bassi del settore dei servizi: i più sottopagati risultano, afferma l’Inps, i lavoratori intermittenti della ristorazione.

 

«La Filcams Cgil di Ascoli – commentano Agostini e Spalazzi – non intende fare sconti a nessuno, in un piccolo territorio come quello Piceno tutti sanno che la fuga  dei lavoratori dal settore del turismo è causata dalle condizioni di lavoro deteriori a cui sono sottoposti, in particolare nei bar, nei ristoranti e nel lavoro stagionale.

Tutto questo in assenza di controlli da parte degli enti competenti e di intervento da parte delle amministrazioni locali che permettono che si compia lo scempio dei diritti e della dignità di questi cittadini, evidentemente considerati  di serie B , rispetto agli intoccabili sedicenti imprenditori del turismo  che nulla restituiscono dei loro profitti  alla nostra terra».

“Se mi fai un contratto regolare, se lo stipendio è decente, se gli orari sono umani, se il riposo è rispettato e mi paghi gli straordinari io sono qui”: questo il titolo della campagna lanciata della Filcams Cgil che verrà accompagnata e declinata in tutti i territori con iniziative, volantinaggi, banchetti, tavole rotonde.

 

Anche la Filcams Cgil di Ascoli sarà presente con i primi quattro banchetti il 26 luglio dalle ore 18 alle 21 sulla Rotonda Porto D’Ascoli, il 27 luglio, stesso orario, sulla Rotonda Giorgini di San Benedetto del Tonto, il primo agosto, sempre dalle 18 alle 21 in Piazza Pericle Fazzini a Grottammare, il 2 agosto (18-21) in Piazza Arringo ad Ascoli.


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