Samb, a Caserta ampio turnover.
Capuano risponde a Fedeli:
«Troppe pressioni, ci vuole equilibrio»

di Benedetto Marinangeli 

«Su questa Samb ci sono aspettative che non stanno né in cielo né in terra. Domenica, dopo il pari con il Bassano, sembrava che fossimo retrocessi. Come nella vita, anche nel calcio, ci vuole equilibrio». Eziolino Capuano, prima di addentrarsi nel discorso relativo alla Coppa Italia, torna a commentare la gara con i veneti. «La Samb non è il Barcellona. -aggiunge- Siamo un buon gruppo che può fare un buon campionato e poi siamo sempre quarti in classifica. Domenica ho visto troppo pessimismo. In due partite non abbiamo mai subito l’avversario. Con il Bassano abbiamo avuto quattro occasioni da rete limpide su giocate degli esterni, mentre gli ospiti si sono resi pericolosi solo sui calci piazzati. Abbiamo inoltre avuto il 57% del palleggio contro il 43% dei nostri avversari. Si vuole tutto ed in fretta mentre la squadra deve essere lasciata tranquilla perché si sta disimpegnando egregiamente e può migliorare ancora. Più aspettative e più pressioni ci sono e peggio è».

Mister Capuano

«Sono qui da dieci giorni e non mi prendo alcun merito dei quattro punti in due partite, ma ho bisogno di tempo -prosegue Capuano – c’è troppa fretta e lo ripeto, domenica sembrava che fossimo retrocessi. In futuro dovremo essere meno frenetici nella fase di impostazione del gioco e più incisivi sulle seconde palle. Se non c’era bisogno del dottore, non si cambiava l’allenatore e per arrivare al top ci vuole il tempo giusto. E poi abbiamo giocato contro una delle migliori formazioni del girone che ha speso molto più della Samb e che era partita per stravincere il campionato. Restiamo tranquilli perché le troppe aspettative possono essere deleterie per il futuro».
Domani sera alle 20,30 la Samb scenderà in campo al Pinto di Caserta per il secondo turno della Coppa Italia. In dubbio c’è solo Esposito alle prese con un problema all’adduttore. Capuano ha convocato tutti gli uomini a sua disposizione e preannuncia un importante turn over.
«Voglio conoscere bene tutti i calciatori che ho in organico – conclude il tecnico – In campo andrà chi ha giocato di meno o chi non è mai sceso in campo. Rivoluzionerò la squadra rispetto a domenica scorsa per rendermi conto e valutare bene la rosa che sto allenando. Ho ventidue calciatori bravi ed è giusto che li faccia ruotare anche perché i giovani non li conosco a fondo».