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Quintana, per Castel di Lama scocca l’ora del debutto

CASTEL DI LAMA - Tutto pronto per la prima storica partecipazione della delegazione lamense al corteo della Giostra di luglio. Cinque i figuranti che sfileranno per le vie del centro, con il sindaco Mauro Bochicchio e la moglie Cinzia Michetti in testa nelle vesti di castellano e castellana. Grande attenzione riservata alla realizzazione degli abiti e del gonfalone, ideato dal professor Marucci. L’emozione della prima volta per una comunità intera
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di Federico Ameli

 

Ancora qualche ora di attesa – e di più che comprensibile emozione – e Castel di Lama potrà finalmente respirare a pieni polmoni l’atmosfera quintanara.

Le dame delle sei Ville lamensi presenti in sala consiliare

 

A poco più di 24 ore dall’ingresso ufficiale nell’antichissima tradizione della Quintana, il quindicesimo Castello si appresta a muovere dei passi molto importanti in un mondo, quelle rievocazioni storiche, che a conti fatti già conosce – l’ormai quasi trentennale appuntamento con l’Insediamento del Podestà e il Palio della Balestra ne è la conferma – ma che domenica 6 agosto coinvolgerà per la prima volta il comune lamense in uno dei momenti più sentiti della comunità picena.

 

Un’unione, quella tra Quintana e Castel di Lama, ritenuta a lungo irrealizzabile per via della troppo giovane età del castello lamense, le cui origini sono sembrate a lungo risalire al 1545. Almeno fino a qualche mese fa, quando il ritrovamento e l’analisi di alcune pergamene rinvenute nell’archivio parrocchiale di Santa Maria in Mignano hanno riportato alla luce alcune Rubriche dello Statuto dell’antico Comune di Castel di Lama, databile al 1385 circa, spostando indietro di un paio di secoli la nascita del Castello.

 

La scoperta rientra nel progetto di studi sulle origini di Castel di Lama portato avanti dal professor Giuseppe Marucci, che insieme a Leonardo De Carolis, anima della rievocazione storica lamense, è tra i principali artefici dell’ingresso del suo paese nel panorama quintanaro.

Giuseppe Marucci

 

Dopo l’ok della Consulta Storica della Quintana incassato lo scorso aprile, la macchina organizzativa lamense si è immediatamente attivata per consentire la partecipazione del Castello già dalle Giostre di questa estate. Sfumato l’appuntamento con il corteo di luglio per via delle tempistiche troppo stringenti, sarà dunque la Quintana di agosto a segnare il debutto di Castel di Lama nella delegazione che accompagnerà i sei sestieri cittadini e il Gruppo Comunale al campo Squarcia.

 

A sfilare per le vie del centro storico, in coda agli altri Castelli, ci sarà dunque anche il nuovo gonfalone, ideato dallo stesso Giuseppe Marucci, approvato da Paolo Lazzarotti e realizzato con estrema cura grazie al progetto grafico di Matteo Alberigi e alla mano esperta di Cesarina Vagnoni.

Il gonfalone di Castel di Lama

 

«Il gonfalone reca gli elementi storici caratterizzanti il “Castello di Lama” – riferisce il professor Marucci – Lo scudo con la torre e la stella, segni di postazione fortificata e di antica nobiltà dei castellani, e la banda da sinistra a destra, segno di appartenenza alla fazione guelfa, già inseriti nel gonfalone dell’attuale Comune.

 

Ad essi si è aggiunto un elmo piumato con gli elementi araldici dei marchesi, legati alla signoria Odoardi alla Lama e al marchesato di cui il territorio divenne titolare, come testimoniato dai numerosi stemmi della famiglia collocati nelle chiese e negli edifici antichi di Ascoli e da quello collocato, in modo molto significativo, sulla torretta annessa alla chiesa di San Pancrazio posta nella Villa Seghetti Panichi, già Odoardi, a Castel di Lama».

 

 

Come già anticipato nelle ultime settimane, a tenere alto il gonfalone lamense sarà Massimo Marselletti, uno dei sei “capivilla” lamensi, seguito dai due castellani più rappresentativi: il sindaco Mauro Bochicchio e sua moglie Cinzia Michetti, che idealmente vestiranno i panni – realizzati dall’esperta costumista Giulia Torquati – di “Gentile” e “Gualfredina”, gli antichi castellani.

Il castellano Mauro Bochicchio insieme ai due paggi, Stefano Falcioni e Alessandro Ciotti

 

Per quanto riguarda invece i paggi, preso atto della difficoltà di reperire due giovani di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, il neonato Castello lamense ha potuto contare su una deroga che ha consentito di arruolare due rappresentanti più “esperti”. Si tratta dell’assessore comunale Stefano Falcioni e di Alessandro Ciotti, che vanno così a completare il quadro complessivo dei cinque figuranti lamensi concordato dal coreografo Mirko Isopi e dal Maestro Leonardo De Carolis.

 

In attesa del consueto Palio della Balestra, in programma a settembre, 638 anni dopo lo Statuto del 1385 il “Castello di Lama” si prepara a trascorrere un’altra giornata da ricordare.

 

Leonardo De Carolis



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