di Benedetto Marinangeli
Stoccata, parata e contrattacco. Il gergo della scherma si può facilmente accostare al dibattito politico tra l’amministrazione Piunti e il Partito Democratico. Prima, sabato scorso ecco l’affondo dei democrat, poi ieri la riposta del primo cittadino e dell’assessore al turismo Pierluigi Tassotti. Ed oggi, di nuovo, il PD torna di nuovo all’attacco con il segretario dell’Unione Comunale Everard Alfonsi ed il capogruppo consiliare Antimo Di Francesco.
«Piunti risponde fischi per fiaschi, da parte nostra abbiamo messo in evidenza il crollo inequivocabile delle presenze straniere in città e nelle strutture extra alberghiere. -affermano- Il sindaco e l’assessore Tassotti parlano di una generale tenuta dei numeri per quanto riguarda le strutture alberghiere, tentando goffamente di sviare dal punto. Le analisi dei dati sul turismo di questi giorni stanno mettendo in evidenza come ad esempio sul territorio regionale Senigallia e soprattutto Civitanova Marche, che per tradizione turistica e per le difficoltà legate al terremoto che sta anch’essa affrontando può essere considerata la realtà turistica più simile a San Benedetto, è stata registrata una sostanziale crescita nel 2017. Segno, questo, che si sarebbero potuti raggiungere buoni risultati se oltre al lavoro di promozione complessiva fatta dalla Regione ben rappresentata dai nostri esponenti istituzionali del territorio, l’amministrazione comunale avesse approntato un progetto di rilancio elaborando una programmazione strutturata e un piano di marketing turistico territoriale».
Per quanto riguarda ciò che il terremoto ha determinato sui dati turistici, gli esponenti democrat affermano che «è un diversivo, per coprire le responsabilità dell’amministrazione sulla promozione turistica, sbandierare i dati del turismo abruzzese nell’estate 2009, che seguì il terremoto del L’Aquila. Forse a Piunti serve ricordare che il terremoto devastante de L’Aquila si verificò il 9 aprile, praticamente a ridosso della stagione estiva. Quello del Centro Italia, invece, si è verificato tra agosto ed ottobre, quindi circa un anno prima dall’avvio della stagione turistica. Mesi durante i quali, al netto delle riunioni di facciata che si sono svolte in comune, l’amministrazione avrebbe potuto e dovuto elaborare una strategia territoriale di rilancio turistico».
Ed infine: «Speriamo che Piunti invece di continuare ad arrampicarsi sugli specchi metta fin da subito in campo azioni efficaci affinché il prossimo anno il turismo di San Benedetto nel suo complesso, torni a crescere. -concludono- È questo che un sindaco ed una giunta comunale devono fare».
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