Cacche di cane per strada:
la prova del Dna
incastrerà i padroni sporcaccioni

di Andrea Ferretti

Proprietari di cani avvisati… proprietari di cani salvati. Chi non raccoglie la cacchina dell’amato amico a quattro zampe potrebbe avere le ore contate. La proposta viene dagli “angeli del bello”, un gruppo di volontari che ultimamente ha deciso di trascorrere parte del tempo libero a ripulire i muri della città dalle scritte. L’hanno fatto seguendo l’esempio dell’omonima associazione che tanto successo ha avuto a Firenze. Stavolta, invece, l’esempio che hanno deciso di seguire è quello di Malnate, cittadina di 17mila abitanti in provincia di Varese. Ecco allora l’intenzione di avanzare al Comune di Ascoli la proposta di organizzare un “servizio raccolta cacche di cane abbandonate per strada”. Gli escrementi dovrebbero essere rimossi e poi analizzati in laboratorio per poter risalire al Dna dell’incolpevole bestiola e quindi all’identificazione del suo proprietario. Per attuare questo deterrente dovrà prima diventare obbligatorio sottoporre tutti i cani iscritti all’anagrafe canina di Ascoli alla prova del Dna: un semplice prelievo di campione salivare. A Malnate hanno affidato l’incarico a due studi veterinari (ad Ascoli ce ne vorranno sicuramente di più), quindi verrà compilato un registro con i profili genetici dei cani e, di conseguenza, aggiornata l’anagrafe canina. A Malnate (il sindaco ha 42 anni e si chiama… Astuti) il test è stato gratuito. Se la proposta degli “angeli del bello” dovesse mai avere un seguito, quando verrà trovata una cacchina tempo qualche giorno e al proprietario del cane verrà recapitata a casa la multa insieme all’importo delle analisi da pagare.