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La Quintana va in archivio tra certezze, dubbi e polemiche

ASCOLI - Le prime sono la vittoria di Melosso e la consapevolezza che con lui, Tommaso Finestra e Lorenzo Savini il cambio generazionale è quasi riuscito. I dubbi si concentrano sul regolamento di Giostra e sui punteggi relativi al crono. Le polemiche stavolta hanno un solo obiettivo: il comportamento di molti sestieranti e figuranti che seguono la Giostra al Campo dei Giochi. E il 20 agosto a Servigliano si rinnova il duello tra Innocenzi, Melosso e forse Lionetti
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Lorenzo Melosso ha appena vinto la Quintana (foto Sandro Maoloni)

 

di Andrea Ferretti

 

Va in archivio la Quintana 2023, e ci va portandosi dietro alcune certezze, diversi dubbi e tante polemiche. Le certezze sono le vittorie di Luca Innocenzi (Solestà) a luglio e di Lorenzo Melosso (Romana) ad agosto. I dubbi riguardano un regolamento di Giostra che probabilmente sarà rivisto, soprattutto per quanto riguarda l’attribuzione dei punteggi relativi ai tempi di tornata. Le polemiche sono quelle strettamente legate ai già citati dubbi che si sommano a quelle del comportamento di molti sestieranti sugli spalti che al Campo dei Giochi seguono la Giostra da spettatori o da figuranti. Aspetto quest’ultimo evidenziato dal Magnifico Messere, il sindaco Marco Fioravanti. Uno su tutti gli “olè” riservati a Innocenzi alla seconda e terza tornata, dopo che nella prima era uscito di pista con relativa tornata nulla.

 

LE POLEMICHE

 

Tifo da stadio e sfottò come non era mai accaduto in passato. Alla Quintana, che non è una partita di calcio, non dovrebbe infatti valere “pago il biglietto e grido quello che voglio”. Quello che è accaduto domenica nasce anche per i fatti avvenuti nelle settimane che hanno preceduto la Quintana di luglio e che hanno visto Luca Innocenzi protagonista, nella Quintana della sua Foligno, di una rissa con relativa denuncia (seguirà il suo corso), poi della sospensione da parte della Federazione italiana sport equestri (Fise) e del daspo, questi ultimi due provvedimenti entrambi annullati. Più di una persona, ad Ascoli, ha tirato in ballo i principi su cui si basa la “carta etica del quintanaro”.

 

 

IL GRANDE ASSENTE

 

E’ stata la Quintana del grande assente, Massimo Gubbini, che non ha potuto combattere per regalare a Porta Tufilla il nono, e forse anche il decimo, Palio personale. Rinnovando al 40enne fantino di Foligno gli auguri di una pronta guarigione, il 2023 della Quintana se ne va con gli occhi e il cuore fermi a quella maledetta caduta di Gubbini, a una settimana dalla Quintana ascolana di luglio, durante una prova al Campo dei Giochi di Foligno. Ironia della sorte, avvenuta a pochi metri da dove un mese prima si era scatenata la rissa che aveva coinvolto l’amico rivale Innocenzi.

 

I NUMERI

 

Tornando alle certezze, e cioè ai numeri che quando si tratta di una gara sportiva non tradiscono mai, anche la Giostra di agosto, rispetto a quelle record del 2021 e 2022, ha ricalcato il non eccelso livello tecnico di luglio. Nelle ultime due Quintane, infatti, il cerchio da 80 punti è stato centrato ben 19 volte: 12 a luglio, 7 ad agosto. Le penalità (tavolette) sono state addirittura 24 (14 a luglio, 10 ad agosto), alle quali va aggiunta quella per il cambio di cavallo (Innocenzi alla terza tornata di domenica scorsa). Veniamo ai tempi. Il muro dei 50 secondi è stato abbattuto ben 4 volte: stesso cavaliere (Lionetti) e stesso cavallo (Look Amazing). E’ finita con Lionetti ultimo a luglio e protagonista della terribile caduta alla seconda tornata di agosto, che è purtroppo costata la vita alla purosangue inglese di 9 anni che montava e un infortunio alla spalla al 24enne di Faenza. Sotto i 51 secondi si è scesi soltanto 4 volte: 1 a luglio, 3 ad agosto. Abbiamo insomma assistito a due tra le Quintane più fallose degli ultimi anni, entrambe vinte (da Innocenzi e Melosso) con l’identico punteggio di 1.990, con cui nel 2021 e 2022 si sarebbe fatta fatica a salire sul podio.

 

IL PREMIO ORLINI

 

Nella bolgia dell’assegnazione del Palio e dei conseguenti festeggiamenti, è passata in secondo piano la premiazione di Lorenzo Melosso che si è portato a casa il “Premio Antonio Orlini” che tiene conto della combinata, ovvero i risultati delle due Giostre. Il Premio venne istituito nel 2007, durò solo tre anni poi venne erroneamente messo da parte per essere rispolverato nel 2019. Prima di Melosso lo hanno vinto Emanuele Capriotti di Porta Romana (2007), Massimo Gubbini di Porta Tufilla (2008 e 2021), Francesco Scattolini di Porta Maggiore (2009), Luca Innocenzi di Porta Solestà (2019 e 2022). A proposito di dimenticanze, prima del “Premio Orlini”, dal 1998 al 2001 venne assegnato, sempre in base alla combinata, il “Memorial Gianfranco Ricci”. Anche questo fu abbandonato all’insegna del pressapochismo, ma fecero in tempo a vincerlo Luca Veneri (1998, 2000, 2001) e Paolo Margasini (1999).

 

IL PROTAGONISTA

 

Lorenzo Melosso ha vinto e lo ha fatto con merito. Ha vinto la sua costanza. Ha vinto la sua freddezza nei momenti topici della gara. Dopo quasi un’ora di sosta per gli infortuni di Lionetti e Look Amazing, è stato il primo cavaliere a tornare in campo per quella che si è rivelata la sua tornata decisiva. I meriti si ingigantiscono se pensiamo che ha appena compiuto 22 anni e che la sua prima Giostra la vinse nel 2019 a pochi giorni dal 18° compleanno. Per la Quintana e per Ascoli è motivo di orgoglio essendo Lorenzo ascolano, nonché figlio d’arte: il padre Franco ha regalato a Sant’Emidio gli ultimi Palii del 1997 e 1998.

 

Melosso ha vinto a una settimana dal successo alla Giostra Cavalleresca di Sulmona. Due Giostre, Sulmona e Ascoli, che regalano una certezza: il futuro della Quintana sono Lorenzo Melosso e Tommaso Finestra. Quest’ultimo non è sbucato dal nulla anche se ha solo 23 anni. Già in gara a Foligno, con la doppia performance di Ascoli e quella di Sulmona è entrato a pieno titolo nel novero dei migliori in circolazione. A Sulmona i due ragazzi, entrambi esordienti, hanno combattuto fino all’ultimo secondo. Idem domenica ad Ascoli dove, anche per chi era davanti alla tv o seguiva la diretta streaming, il loro duello finale è riuscito in parte ad ovattare lo shock provocato poco prima dalla caduta di Lionetti. Melosso ha vinto di trenta punti e, se nella terza tornata avesse commesso una penalità, la Quintana si sarebbe conclusa con una tornata spareggio tra lui e Finestra. Si sarebbero strappati i capelli quelli di Porta Romana, sarebbero impazziti di gioia quelli di Sant’Emidio. Non è andata così.

 

Sia il popolo rossoazzurro (confortato ovviamente dai risultati) che quello rossoverde hanno comunque l’assoluta certezza di avere a disposizione due ottimi cavalieri. Due ragazzi in grado di assicurare il futuro alla Quintana dove il cambio generazionale (mettiamoci pure il 22enne Lorenzo Savini di Porta Maggiore che ha utilizzato questo 2023 per accumulare l’esperienza di cui aveva bisogno) sembra essere quasi riuscito.

 

IL 20 A SERVIGLIANO

 

Quintana finita ma duelli ancora vivi. Domenica 20 agosto a Servigliano si corre la Giostra all’Anello dove si ritroveranno di nuovo di fronte Luca Innocenzi (Rione Porta Santo Spirito) e Lorenzo Melosso (Porta Marina) e, forse, anche Nicholas Lionetti (Porta Navarra) il quale potrebbe recuperare a tempo record dall’infortunio che sembra meno grave del previsto. Anche a Servigliano il grande assente è Massimo Gubbini (Paese Vecchio), vincitore lo scorso anno. Al suo posto c’è Daniele Scarponi, il veterano delle Giostre, anche lui di Foligno. Il quinto cavaliere in gara è Mario Cavallari (San Marco). Le prove ufficiali (cronometrate), in programma stasera martedì 8 agosto, causa maltempo sono state rinviate a venerdì 11.



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