A darne notizia, con grande soddisfazione è il sindaco del paese alle porte di Ascoli, Armando Falcioni. «Confesso che dopo anni di energie spese, giornate intere passate negli studi degli avvocati, preoccupazioni da parte dell’intera Amministrazione – dice il primo cittadino – la notizia mi ha commosso perché ci ha liberato da un incubo in cui eravamo finiti. Questo epilogo, che voglio condividere con i mei concittadini e che ha visto il Comune coinvolto in una vicenda giudiziaria sfinente e che lo ha premiato nella sua linea difensiva, non è una rivalsa contro nessuno».
E prosegue: «Non siamo noi a giudicare se, a parte la legittimità ed il diritto di ognuno, fosse opportuno coinvolgere il Comune in Tribunale, con i costi legali annessi, per richieste con importi fuori dalla nostra portata per il risarcimento di una scuola costruita, e poi migliorata, con soldi pubblici, quindi di tutti. Noi siamo stati chiamati ad amministrare un Comune ed il nostro compito è stato quello di difendere le casse comunali con i denti, costi quel che costi, pur riconoscendo alla parte il giusto indennizzo per un appezzamento di terra acquisito a quei tempi (siamo alla fine degli anni 80) e per il quale il Comune aveva depositato, a vario titolo, una cifra più che congrua.
Per questo – aggiunge – siamo felici perché finalmente, a parte la coda giudiziaria, il comune non avrà conseguenze che sarebbero state disastrose, con tributi al massimo, innalzamento delle tariffe, mancanza di servizi, riduzione delle domande di assistenza sociale , impossibilità a fare mutui, opere pubbliche ed assunzioni di personale. Insomma un paese bloccato per tanti anni.
Questo risultato lo voglio dividere anche con tutta l’Amministrazione comunale, Giunta e Consiglio, che hanno sostenuto materialmente e politicamente questa linea di difesa. Anche con gli uffici comunali, a partire da quello tecnico e finanziario, per il loro lavoro svolto, spesso difficile, pieno di imprevisti, con decisioni coraggiose da prendere in poco tempo, con il segretario comunale che ci ha sostenuto nel perseverare in questa linea di difesa, fino al nostro legale, l’avvocato Massimo Ortenzi, per la brillante condotta nelle sedi opportune.
Ora nonostante la sentenza, che comunque prevede un risarcimento, equo secondo la giustizia, il ricorrente ha però proposto in questi giorni il ricorso in Cassazione. Speravamo che fosse finita, ma visto il ricorso la causa non avrà una conclusione definitiva al momento, passeranno probabilmente degli anni, però questa respinta alla richiesta di altissimo risarcimento è una risposta importantissima che spero sia confermata anche nel terzo grado di giudizio. Nel frattempo il Comune manterrà la sua linea fermissima e tutelerà sempre gli interessi della comunità e le tasche dei cittadini.
Per ultimo una riflessione. Una Amministrazione – spiega – viene giudicata da una panchina ben messa, una aiuola fiorita, un asfalto nuovo e senza buche, la manutenzione del verde tempestiva. Tutto giusto. Vi invito però a valutare questo risultato – conclude Armando Falcioni – che non si vede, fatto di lavoro oscuro difficile e di grande responsabilità , ma che vale molto più, in prospettiva di tante opere pubbliche che invece stiamo assicurando ed assicureremo con la ricerca di finanziamenti a fondo perduto».