di Andrea Ferretti
«Indigna che sui giornali finisca solo la notizia di quando si feriscono i cavalieri. Un cavallo ucciso vale molto di più di tre cavalieri feriti, semplicemente perché al cavallo non è stato concesso il lusso di scegliere il suo destino».
Si conclude così l’intervento di Tommaso Rossi, delegato Marche del WWF Italia, acronimo di “World Wide Fund od Nature”, organizzazione internazionale non governativa di protezione ambientale il cui simbolo (e logo) è un panda.
Dichiarazione discutibile innanzi tutto perché i giornali, come vengono definiti gli organi di informazione, che comprendono comunque anche una quintalata di siti online, i social e chi più ne ha ne metta, hanno riportato, eccome, l’infortunio subìto alla Quintana di Ascoli dalla purosangue inglese di nove anni Look Amazing che è stata purtroppo soppressa dopo dodici ore vista la gravità della frattura riportata alla zampa anteriore destra. Organi di informazione che, nel caso specifico, non si sono limitati a quelli sulle sponde del Tronto.
Inopportuna anche l’esternazione di paragonare la morte di un cavallo che vale più di tre cavalieri feriti, ma ognuno è libero di esprimere (in questo caso scrivere) il proprio pensiero. Sta di fatto che il WWF si è unito alle rimostranze dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa), il cui presidente Massimo Comparotto ha parlato di «circuiti che possono essere mortali», aggiungendo che si tratta di «spettacoli anacronistici che mettono a repentaglio vite animali e anche umane» e rincarando la dose con un «abbiamo assistito in passato anche a sospensioni di cavalieri in tali competizioni per doping, anche questa è una violazione dell’incolumità dei cavalli». Nelle ore successive alla Quintana, al coro si è unita anche l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) che ha pure annunciato un esposto alla Procura «per chiedere indagini su quanto successo».
Il WWF parla anche di «ferimento di alcuni cavalieri durante le Giostre». Se “alcuni” vuole essere un sinonimo di “due”, ha ragione perché durante le prove ufficiali che hanno preceduto la Quintana di luglio, al Campo dei Giochi di Ascoli ci fu l’infortunio alla spalla, dopo una caduta, del cavaliere di Sant’Emidio Pierluigi Chicchini il quale ha poi dovuto alzare bandiera bianca per entrambe le Giostre. Poi c’è stato quello, per fortuna di poco conto visto che è già tornato in sella, di Nicholas Lionetti che montava Look Amazing.
«Fermo restando l’auspicabile stop totale a manifestazioni che prevedano la sottoposizione di animali a fatiche inconciliabili con la loro natura – conclude Rossi con parole che sono più che condivisibili – il WWF Marche chiede, quantomeno nell’immediato, che si apra un tavolo urgente di confronto con le Amministrazioni locali e le principali Associazioni di tutela ambientale e animaliste per ricercare delle soluzioni che riducano l’impatto di rischi per la salute animale. E’ comprensibile rispettare le tradizioni popolari, ma lo si può fare anche modificandole e attualizzandole alle mutate sensibilità dei tempi».
Questo il testo integrale della mail inviata agli organi di informazione dal delegato delle Marche di WWF Italia, l’avvocato anconetano Tommaso Rossi:
LUCA INNOCENZI A FOLIGNO
E’ una decisione destinata a far discutere quella presa dalla commissione giustizia e disciplina dell’Ente Giostra della Quintana di Foligno che ha prolungato di un mese la sospensione a Luca Innocenzi dopo la rissa che lo coinvolse la sera del 4 giugno al termine delle prove ufficiali al Campo dei Giochi della sua città.
Il provvedimento va infatti in vigore da lunedì 14 agosto, sarà valido fino a giovedì 14 settembre, la Quintana si corre il 17 settembre. La decisione sembra sia dovuta al fatto che il procedimento nei suoi confronti non si è ancora concluso. Siccome però il provvedimento significa la sua sospensione da qualsiasi attività della Quintana di Foligno, stiamo procedendo verso l’assurdo. Ovvero: Innocenzi non potrà prendere parte alle prove ma, sempre ammesso che non subentreranno ulteriori decisioni, potrà partecipare alla “Giostra della Rivincita” di domenica 17 settembre in seguito alla “riabilitazione” dovuta agli annullamenti – legati anche questi alla rissa di cui, a prescindere, dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Spoleto – della sospensione da parte della Federazione italiana sport equestri (Fise) e del daspo che il questore di Perugia aveva adottato nei suoi confronti.
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