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Sottopasso di Via Mare, sit-in programmato per il 16 settembre

SAN BENEDETTO - A guidare la protesta sarà Elio Core, presidente di comitato di quartiere Porto d'Ascoli Centro: «La ristrutturazione del sottopasso è un’opera della massima importanza e non può assolutamente essere ignorata»
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Il sottopasso di Via Mare; in alto a destra, Elio Core

 

di Giuseppe Di Marco

 

Adesso è cosa certa: la protesta del comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro per il rifacimento del sottopasso di Via Mare non sarà fatta di sole parole. Il sit in voluto dai residenti, infatti, andrà in scena il 16 settembre.

 

Da anni gli abitanti di zona premono affinché il tratto di congiunzione fra la Nazionale e il lungomare venga rimesso in sesto. «Non è più pensabile che il sottopasso rimanga in queste condizioni indefinitamente – dichiara il presidente di comitato Elio CoreChi vi transita si trova costantemente in stato di insicurezza, specialmente i turisti che lo attraversano per la prima volta senza conoscerne le criticità. Parliamo di decine di migliaia di turisti, anche perché la maggiore concentrazione di visitatori esterni si situa a Porto d’Ascoli e anche per il fatto che Via del Mare è la prima strada da sud che dà sul lungomare e la spiaggia. Come detto tante volte in passato, parliamo del biglietto da visita di San Benedetto per chi viene dall’Abruzzo o per chi lascia l’autostrada e sceglie la riviera delle palme come meta delle proprie vacanze».

 

Le criticità sono ben note a tutti: «La carreggiata è troppo stretta per le auto di oggi – continua Core – e al di sotto del tracciato ferroviario passano anche le bici, che non hanno una vera e propria pista dedicata. Il traffico quindi non potrebbe essere più promiscuo, e questo genera costantemente disagi, aprendo al rischio di incidenti quotidiani, tenendo presente che l’asfalto è in stato di dissesto. La ristrutturazione del sottopasso è un’opera della massima importanza e non può assolutamente essere ignorata: se l’Amministrazione comunale non si muove celermente corriamo il rischio di non adeguare questa parte della città per i prossimi decenni».

 

Finita l’estate, comunque, l’Amministrazione comunale ha intenzione di appaltare l’opera di rifacimento del manto stradale, da abbinarsi all’isolamento della falda idrica fonte di continue infiltrazioni.


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