di Lino Manni
Ancora profondo rosso per l’Ascoli al termine di una partita, contro il Modena, inguardabile nel primo tempo e con un timido, flebile risveglio nella ripresa. I numeri parlano chiaro: 2 partite, 2 sconfitte, 4 gol subìti, 4 cartellini rossi, zero gol fatti. Peggio di così non si poteva fare. Un inizio di campionato traumatico in questo calcio d’agosto dove, oltre a cercar riparo per il gran caldo, ognuno dà la sua spiegazione su questo avvio così negativo che non trova riscontro nel passato. Nel primo tempo Ascoli impalpabile con Tremolada che un paio di volte fa tremare la retroguardia bianconera. Viviano se la ride ritrovandosi fra le mani un tiro ribattuto dalla traversa. L’Ascoli non sembra avere un gioco, giusto qualche sfuriata di qualche singolo: Mendes e Rodriguez si lanciano su ogni pallone ma non la prendono quasi mai. Impossibile parlare di tiri in porta: nemmeno l’ombra. Allora ecco il tempo di cambiare canale, e vedere il rigore concesso dal Var al Milan contro il Torino, poi si ricomincia. Mi aspetto un Picchio rapace, ma non è così. Un quarto d’ora e Viviano subisce il quarto gol in due partite. Allora esce fuori l’orgoglio bianconero con Mendes vicino al pari, Rodriguez e Manzari che sprecano due buone occasioni. Infine il rosso di Quaranta quando la frittata è ormai fatta. Per i tifosi bianconeri questo logorio del calcio moderno (campionato durante il mercato….) non lo può alleviare neanche Ernesto Calindri con il suo “Cynar”.
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