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Il futuro di Arquata passa anche dal rifugio di Colle Le Cese 

ASCOLI - La struttura danneggiata dal sisma faceva parte del Grande Anello dei Sibillini. Un summit all'Usr per un aggiornamento sulla sua demolizione e ricostruzione ha visto la partecipazione, oltre che del direttore Marco Trovarelli, del Commissario Castelli, presidente e il direttore del Parco dei Monti Sibillini Andrea Spaterna e Maria Laura Talamè, del sindaco di Arquata Michele Franchi e dell’ingegner Fabbioni
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Questa mattina, 1 settembre, nella sede dell’Usr di Ascoli, il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli ha partecipato a una riunione che ha visto sedere al tavolo la Struttura commissariale, l’Usr Marche, il Comune di Arquata del Tronto, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e lo studio di ingegneria Dante Fabbioni.

 

Obiettivo dell’incontro è stato quello di aggiornare gli attori coinvolti nel progetto di demolizione e ricostruzione del rifugio di Colle Le Cese,  di Arquata del Tronto, e di esporne le caratteristiche.

 

L’edificio, che prima di diventare inagibile a causa del sisma del 2016, faceva parte del percorso del Grande Anello dei Sibillini e, una volta realizzato, sarà dotato di una copertura con tettogiardino, camere, ristorante, bar, cucina e servizi per gli escursionisti.

 

Il costo per la realizzazione è pari a circa in 1,9 milioni di euro.

 

Oltre al Commissario Castelli erano presenti il Direttore dell’Usr Marco Trovarelli, il presidente e il direttore del Parco dei Monti Sibillini Andrea Spaterna e Maria Laura Talamè, il sindaco di Arquata Michele Franchi e l’ingegner Fabbioni.

 

Il Commissario Castelli ha espresso apprezzamento per un progetto «che risponderà ai due principi cardine della ricostruzione che stiamo realizzando: sicurezza e sostenibilità.

Il commissario Guido Castelli

Per riportare alla piena operatività e capacità attrattiva il Grande Anello dei Sibillini c’è bisogno di un’opera di rammendo, di riconnessione tra i suoi “giunti” che sono venuti meno a causa del terremoto. Il progetto per il rifugio di Colle Le Cese fa parte proprio di quest’ampia opera.

Il Grande Anello rappresenta un’esperienza unica, molto amata da turisti e visitatori, che vogliamo tornare a offrire appieno attraverso un’offerta che sappia garantire servizi adeguati, rispondenti alle esigenze sia delle persone che vengono a visitare i nostri monti, sia dei tempi che viviamo.

Tutte caratteristiche queste che riscontro nel progetto per il rifugio di Colle Le Cese, che porterà un valore aggiunto al territorio di Arquata, così bisognoso di tornare alla normalità e di darsi nuove opportunità che attraggano persone, lavoro e promuovano l’economia locale.

Sono obiettivi che insieme possiamo realizzare, anche alla luce del fatto che i Sibillini hanno davvero una notevole capacità attrattiva, il cui potenziale non è stato ancora del tutto espresso».

 

Michele Franchi, sindaco di Arquata

Per il sindaco di Arquata, Michele Franchi, «oggi abbiamo compiuto un altro passo in avanti verso la realizzazione del rifugio di Colle Le Cese e non vedo l’ora di poterlo rivedere nuovamente attivo, mentre accoglie persone che vengono a visitare i nostri bellissimi territori montani.

C’è estremo bisogno di iniziative come queste: per il futuro di Arquata il turismo rappresenta un’opportunità imprescindibile e sta a noi essere capaci di cogliere le occasioni e realizzare i progetti necessari.

I nostri monti, il Parco, sono una risorsa che abbiamo il dovere di valorizzare operando in armonia rispetto al contesto naturistico e ambientale nel quale ci troviamo immersi.

Mi fa poi estremo piacere il fatto che oggi abbiamo potuto sederci tutti al tavolo insieme. È il segno questo di un’attenzione nei confronti della nostra comunità che ci fa sentire parte di una squadra che lavora tutta nella stessa direzione».



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