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Il dragaggio del porto inizia domani, Francesco Acquaroli: «Diamo una risposta importante al territorio»

SAN BENEDETTO - L'intervento durerà 4 mesi e mezzo e beneficerà di un investimento di poco inferiore a 1,2 milioni. L'opera prevede l'asportazione di circa 90.000 metri cubi di materiale dal fondale dell'imboccatura
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Alessandra Di Maglio, Vincenzo Garofalo, Francesco Acquaroli, Lucia Albano e Antonio Spazzafumo

 

di Giuseppe Di Marco

 

Inizierà domani l’opera di dragaggio del porto di San Benedetto. Alla vigilia dell’avvio, le autorità civili e militari hanno presentato l’intervento in Capitaneria, alla presenza del presidente delle Marche Francesco Acquaroli, il sottosegretario Lucia Albano, l’assessore regionale Andrea Antonini, il comandante Alessandra Di Maglio, il presidente dell’Autorità Portuale Vincenzo Garofalo, il sindaco Antonio Spazzafumo e il consigliere regionale Andrea Assenti.

 

«La marineria sambenedettese è molto importante per il nostro territorio – ha commentato Acquaroli – e questo intervento rappresenta, per noi motivo di orgoglio. Oggi forniamo una risposta importante a questo porto e, nel complesso, a tutto il contesto portuale regionale. Tanti sarebbero gli interventi da fare, ma questo era, ovviamente uno di quelli più sentiti. Siamo finalmente giunti a questo risultato, e sono contento che vi siamo arrivati in autunno, stagione complessa per chi ha quotidianamente a che fare con l’imboccatura del porto».

 

Soddisfazione anche da parte della Albano: «Appena eletta in Parlamento, una delle prime interrogazioni che proposi riguardava proprio questo grande problema, che metteva a rischio la marineria, soprattutto nei mesi invernali. Parliamo con i numeri: sono quasi 15 anni che non si fa un dragaggio. E sono contenta che questo intervento vada di pari passo con altri, nell’alveo di una collaborazione istituzionale, che vede ad esempio il governo lavorare per porre in essere, tramite il Cipom (Comitato Interministeriale per le Politiche del Mare) un sistema mare a 360 gradi».

 

Il progetto dell’Autorità di Sistema Portuale prevede il dragaggio di una superficie di circa 60.000 metri quadrati e l’asportazione di materiale pari a circa 90.000 metri cubi, con un approfondimento dei fondali dell’imboccatura portuale fino a -5 metri sul livello medio marino nel canale di accesso e fino a -4 metri nell’area limitrofa interna. I lavori sono stati affidati ad un’impresa specializzata nel settore, la E.Co.Tec. di Rimini, selezionata attraverso una procedura negoziata. L’importo complessivo dell’intervento che sarà realizzato ammonta a 1.173.050 milioni di euro. La società incaricata utilizzerà attrezzature all’avanguardia e seguirà rigorosi standard ambientali al fine di garantire un intervento sostenibile. L’intervento durerà circa 4 mesi e mezzo.

 

«Non posso che dichiararmi orgoglio di ciò che si sta facendo – ha aggiunto Spazzafumo – Da quando mi sono insediato, 23 mesi fa, la problematica del porto mi é stata riferita costantemente. La pratica, dopo un breve stallo, é stata ripresa dall’attuale comandante, e darà nuove garanzie ai pescatori che in passato hanno contestato, chiedendo di poter uscire dal porto in totale sicurezza».

 

«Al porto di San Benedetto é connessa una parte consistente della nostra economia – ha concluso Antonini – Per ragionare in prospettiva, ricordiamo anche che in futuro verranno effettuati i lavori per la vasca di colmata, che hanno ottenuto un finanziamento di 18 milioni, nonché quelli per l’elettrificazione della banchina».


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