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Ascoli, Pulcinelli fa chiarezza e rilancia: «Lascerò solo dopo aver portato questo club in Serie A»

SERIE B - Tanti i temi affrontati dal patron bianconero nell’attesa conferenza tenutasi al “Del Duca”: «Sentivo la voglia di parlare, grande fiducia in Viali e Valentini, qui a volte si esagera con i giudizi. Buchel ed Eramo non fanno più parte del progetto. De Santis è un grande professionista, puntiamo molto sul settore giovanile»
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di Salvatore Mastropietro

 

Si è svolta oggi pomeriggio presso la sala stampa dello Stadio “Del Duca” la tanto attesa e da tempo annunciata conferenza stampa del patron dell’Ascoli Massimo Pulcinelli. Dopo una lunga estate in cui non sono mancate polemiche, il patron del club bianconero ne ha approfittato per fare il punto della situazione con dichiarazioni caratterizzate dal suo solito stile pungente.

 

Il patron Pulcinelli

«Ho convocato questa conferenza perché volevo fare chiarezza su alcuni punti della società, da un paio di settimane sentivo la voglia di parlare. In giro ho sentito tanti leoni da tastiera che volevano cambiare allenatore e direttore sportivo già dopo la prima sconfitta. Voglio dire quello che ho in testa».

 

TIFOSI – «Voglio complimentarmi con gli organizzatori della festa per i 25 del club che si è tenuta domenica al Del Duca. Avrei voluto esserci, ma purtroppo avevo un impegno improrogabile. Ringrazio Casagrande per il suo ritorno. Dopo questa conferenza parlerò con alcuni rappresentanti degli ultras per capire le incongruenze o incomprensioni che possono essersi create. Voglio che viaggiamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Ormai ho evitato di leggere troppo i social…a volte si esagera e penso che ciò non faccia bene, i calciatori devono poter lavorare in un ambiente di comfort».

 

 

Pulcinelli e Valentini (foto Ascoli Calcio)

MERCATO – «È rimasto aperto troppo a lungo, Forte a fine mercato ci ha manifestato l’intenzione di andare a giocare altrove poiché non si sentiva più tranquillo qui. Buchel ed Eramo non fanno parte del progetto tecnico e stiamo trattando con loro la risoluzione contrattuale. Per quanto riguarda Dionisi si è creata una situazione particolare, a gennaio dopo la partita di Terni siamo stati un po’ tirati per la giacca e spinti a rinnovare il contratto. Tuttavia se il rapporto non funziona più è normale trovare una soluzione, il ds Valentini ha lavorato per trovare una sistemazione. Abbiamo bisogno di giocatori e non di giocatori-direttori generali che ci costano anche caro».

 

STRATEGIE – «La compagine societaria è confermata con tutti i soci come previsto attualmente. Abbiamo diminuito le perdite lo scorso anno grazie alle vendite di Saric lo scorso anno e Saric questa estate, per il resto cerchiamo di seguire una strategia di autofinanziamento. Lavoreremo molto con il vivaio e con i giovani, 5/6 nostri ragazzi sono andati a giocare tra i professionisti in prestito. Ci siamo affidati a professionisti di grande livello per il settore giovanile. Tuttavia non sarà questa l’annata in cui raggiungeremo il pareggio di bilancio. Vendita della società? Ci sono state delle richieste di informazioni, io credo che tutte le società siano potenzialmente in vendita ma in giro non vedo movimenti in questo senso. Io mi sto guardando intorno per cercare eventuali partner che mi aiutino a portare avanti il progetto, ma personalmente lascerò l’Ascoli solo dopo averlo portato in Serie A, non prima. Nell’ambiente girano troppe voci senza fondamento sulla società. De Santis? È un mio amico, se ha fatto una cazzata in passato non vuol dire che vada gettato via. Ha dimostrato con il lavoro nel settore giovanile di essere un grande professionista, finché io starò qui lui resterà in dirigenza».

 

ALLENATORE – «Viali ha la nostra fiducia al 110%. Sono convinto che si stia creando un buon percorso, abbiamo tanti ragazzi nuovi che si devono integrare e amalgamare. Abbiamo scelto il meglio che potevamo. Noi puntiamo a salvarci, poi se ci salveremo prima guarderemo più in alto, fermo restando che a me non piace pensare da perdente con il solo pensiero di salvarci».

 

STADIO – «Io e De Santis abbiamo incontrato Stalone per capire se c’è possibilità di montare una curva mobile in attesa che partano i lavori della nuova Curva Sud. Io posso metterci l’idea, la voglia ma altro non dipende da me. Sulla burocrazia non posso controllare tempi che non conosco».

 

GIOCATORI – «Ho parlato con Bellusci poco fa, sono tutti ingaggiati sul nostro progetto e hanno grande voglia di uscire da questo momento. Lo spogliatoio è pulito, si vuole bene e sta lottando tutto insieme. Ho piena fiducia in questo staff e in questi uomini. Falasco? Ho avuto un incontro con lui e Falzerano, con Falasco è tutto chiarito e presto tornerà il giocatore che abbiamo conosciuto inizialmente, dimostrerà presto quanti attributi ha. El Kaddouri? Chi deve venire in Ascoli deve venirci a piedi, nonostante le ore a telefono ho messo io la parola fine alla trattativa. Sono contento della società, dello staff, dei calciatori, ma non sono contento della classifica e dei risultati. Sono convinto che anche con il Palermo inizieremo a vedere l’Ascoli che vogliamo vedere noi e i tifosi. Mendes? Vorremmo tanti Pedro Mendes, abbiamo preso altri giocatori di proprietà come D’Uffizi e Millico».

 

 


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