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Svolta area Carbon, presentato il progetto di riqualificazione (Video)

ASCOLI - Illustrato alla presenza del commissario unico per la bonifica delle discariche, il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà. Per l'occasione l'alto ufficiale dell'Arma è stato insignito della cittadinanza onoraria
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di Elena Minucci

 

Giornata storica ad Ascoli per la ex Carbon. Dopo sedici anni di attesa, arriva la bonifica dei primi ettari di terreno dello stabilimento. Si tratta della bonifica della vasca di prima pioggia.

 

Le fasi del progetto che darà nuova vita all’ex area Carbon – superficie di ben 27 ettari al centro della città, dismesso dal 2004 come sito produttivo, e da diverso tempo al centro del dibattito in merito alla sua effettiva destinazione – sono state spiegate oggi durante un convegno.

 

Presenti il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, i senatori Guido Castelli e Giorgio Fede, l’onorevole Giorgia Latini, la consigliera regionale Monica Acciarri, Giancarlo Marchetti dell’Arpa Marche, il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri, l’imprenditore e socio di maggioranza Restart Battista Faraotti, la ditta aggiudicataria dei lavori la “Fedele Di Donato”, diversi rappresentanti dell’Amministrazione comunale.

 

Al tavolo anche il generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, da oggi cittadino ascolano: è stato insignito infatti della cittadinanza onoraria. «Parlare da ascolano mi emoziona e mi carica sicuramente di maggiori responsabilità – ha detto Vadalà – quella della Carbon è una situazione difficile: un’area vasta di 27 ettari, con una proprietà privata e non dello Stato. Il nostro impegno è fidelizzare le forze che ci sono state, sia da parte di autorità politiche che tecniche che da parte del privato. Passare da 100 anni di industrializzazione a una fase di sostenibilità è la cosa più giusta da fare. Vuol dire riuscire a portare a termine esempi di post industrializzazione del nostro territorio».

 

«Una data storica per la città – ha commentato il sindaco Fioravanti – al centro la sostenibilità ambientale e economica del sito che diventerà un centro attrattivo non solo per il nostro territorio ma per il centro Italia e per l’Appennino centrale che sta vivendo uno spopolamento. Ringrazio tutti coloro che hanno permesso che questo sito ritornasse agli ascolani. Dal primo giorno, insieme al generale Vadalà abbiamo cercato di accelerare il più possibile i tempi per favorire l’avvio delle operazioni di bonifica, riuscendo a sbloccare finalmente questa situazione, grazie anche alla sinergia tra le istituzioni».

«Con la vasca di prima pioggia realizzeremo anche il parco fluviale – ha precisato Fioravanti – che si ricongiungerà con il Pennile di sotto. Un obiettivo importante per la nostra città e il suo futuro».

 

Anche Battista Faraotti ha voluto esprimere la propria soddisfazione: «Restart è nata da 45 imprese che avevano a cuore le sorti della nostra città. Il nostro obiettivo era quello di restituire questa area agli ascolani. Un lavoro che abbiamo portato avanti con grande passione. Continuiamo su questa strada».

 


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