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Il mistero (non buffo) della Tribuna del “Ciarrocchi”: chiusa, per sonno della burocrazia

SAN BENEDETTO - Iniziamo un viaggio tra gli impianti sportivi della città, ognuno con qualche nota dolente, reale o potenziale. Come lo stadio di Porto d'Ascoli, dove è impossibile assistere agli incontri di calcio in maniera adeguata. Manca la convenzione tra Samb e Comune, eppure "Cronache Picene" ne parlava già nel gennaio 2022. Da allora, nulla si è mosso
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Un allenamento della Samb con la Tribuna del Ciarrocchi vuota a causa dell’interdizione all’ingresso (foto US Sambenedettese)

 

di Pier Paolo Flammini

 

Ci sono argomenti che si trascinano da mesi, o da anni, tanto che cessano di diventare notizia e si trasformano in storie. Statiche quanto vogliamo, fino a tornare d’attualità quando qualche imprevisto toglie quel manto di polvere e costringe i cronisti e la cittadinanza tutta a interessarsene.

 

I “casi” delle strutture sportive a San Benedetto rientrano in questa fattispecie: a partire dall’ex stadio Ballarin, fino alla Piscina Comunale, si arriva ai campi da calcio per osservare situazioni statiche da mesi o anni. Arriveremo a interessarci del “Riviera delle Palme” e i suoi problemi, a partire dal manto erboso (forse in fase di risoluzione), all’accoppiata Rodi-Campo Merlini, all’Area Brancadoro.

 

Per il momento partiamo con l’argomento di più stringente attualità, ovvero l’interdizione al pubblico all’accesso alla Tribuna del campo sportivo “Marcello Ciarrocchi” di Porto d’Ascoli. Attualità perché nel mese di agosto le amichevoli della Samb che qui sono state giocate si sono svolte a porte chiuse, impedendo agli sportivi di assistere alle partite, e perché al momento qui disputa il campionato la Juniores Nazionale rossoblù, ma nessuno, ancora, può mettere piede in tribuna.

 

Difficile capire il motivo, e difficile comprendere perché non si provveda a risolvere la situazione. Fatto sta che anche la terza giornata del campionato Juniores, in programma sabato 30 settembre contro L’Aquila, costringerà il pubblico, tra cui anche tanti genitori provenienti da L’Aquila, a vedere la partita assiepati contro la rete mentre la Tribuna resta vuota. Un pessimo biglietto da visita.

 

Sicuramente l’interdizione della Tribuna va avanti da alcuni mesi: la partita Azzurra Sbt-Cuprense, valida per gli spareggi play off di Prima Categoria, fu infatti giocata a porte chiuse.

 

Lo stadio Ciarrocchi è stato da sempre sede delle attività del Porto d’Ascoli, sia giovanili che prima squadra. La convenzione che legava il Porto d’Ascoli al Comune è di circa una ventina d’anni fa, e nel frattempo le varie società biancocelesti hanno apportato miglioramenti all’impianto. Uno degli ultimi ritocchi fu il posizionamento dei seggiolini blu, tolti dal Riviera delle Palme, quando furono sostituiti per realizzare le sedute attuali, a norma di regolamento. Anno 2019.

 

Perché dunque la Tribuna non è accessibile? Sembra che manchi il nulla osta finale della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. Fin qui tutto facile. Il punto è che la Commissione, per dare il proprio parere positivo, richiede ulteriori interventi sulla Tribuna. Per un costo stimato di circa 100 mila euro. E chi si farebbe carico di questo investimento?

 

Da una parte c’è il Comune, che ne farebbe volentieri a meno. Dall’altra parte non più il Porto d’Ascoli Calcio ma la U.S. Sambenedettese. Società che, in attesa di avere indicazioni precise sul tipo di intervento richiesto, non può investire una cifra di questo genere senza avere la certezza di ammortizzare la somma.

 

Ovvero ottenere una convenzione pluriennale.

 

C’è da sottolineare come questa vicenda, esplosa appunto per l’interdizione all’accesso della Tribuna, va avanti da più mesi per quel che riguarda la nuova convenzione. Affermava a Cronache Picene l’allora presidente del Porto d’Ascoli Vittorio Massi nel gennaio 2021 (clicca qui): «Abbiamo proposto al Comune un progetto di Massima per il Ciarrocchi dato che la convenzione è scaduta e quella attuale va avanti per proroghe del Covid.»

 

Dunque una situazione che dalle parti di Viale De Gasperi 124 dovrebbero conoscere da tempo.

 

La speranza è che per riaprire la tribuna dell’impianto di Porto d’Ascoli non occorra attendere le strenne di Natale ma magari sperare in un dolcetto di Halloween.


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