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Autorità e studenti del Piceno insieme nel nome dei giovani che 80 anni fa diedero la vita per la libertà

ASCOLI - A Colle San Marco la celebrazione dell'Anniversario dei fatti che fecero meritare alla nostra provincia ed al suo capoluogo la Medaglia d'Oro al valor militare per l'attività partigiana
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Celebrato a Colle San Marco l’80° Anniversario della lotta di liberazione di Ascoli
Momenti intensi con protagonisti scuole e cittadinanza

 

Una folta ed intensa partecipazione di studenti delle scuole medie del territorio ha caratterizzato la celebrazione della ricorrenza del 3 ottobre, a 80 anni di distanza dai quei fatti eroici che valsero alla  provincia picena e alla città di Ascoli l’attribuzione della Medaglia d’Oro al valor militare per attività partigiana.

La giornata si è aperta con l’omaggio al Monumento ai Caduti di Piazza Roma, dove le autorità civili e militari convenute hanno reso gli onori alla corona sulle note toccanti del silenzio.

 

Erano presenti il prefetto di Ascoli Carlo De Rogatis, il consigliere provinciale Simone De Vecchis in rappresentanza del presidente della Provincia Sergio Loggi, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Bono, il vice sindaco di San Benedetto Tonino Capriotti, il presidente provinciale Anpi Pietro Perini nonché le massime rappresentanze delle forze dell’ordine, delle forze armate, dell’Anpi e delle associazioni combattentistiche.

 

Successivamente, il ricordo di quanti sacrificarono le loro vite per l’affermazione degli ideali e di democrazia si è perpetuato con la deposizione delle corone sul Cippo e sul sacrario ai caduti per la Resistenza di Colle San Marco.

 

Dopo gli interventi delle autorità, la manifestazione è terminata con la celebrazione della Santa Messa in memoria di tutti i caduti. Alle celebrazioni era anche presente Luciano Carosi uno tra i pochissimi reduci, nel Piceno, del periodo della Resistenza, che lo vide protagonista in prima persona. Molto significativo e toccante il fatto che, a deporre la corona sul sacrario in questo particolare anniversario, l’Anpi abbia scelto Maria Paola Cossu, sorella di uno dei giovani trucidati negli eventi accaduti a Colle San Marco insieme ad un giovane studente, staffetta simbolica tra generazioni.

 

Da evidenziare inoltre il contributo prezioso portato dalle scolaresche provenienti dalle scuole medie “D’Azeglio” e “Luciani” di Ascoli, dall’Isc “don Giussani” di Monticelli e dall’Isc Folignano Maltignano. I ragazzi con entusiasmo e bravura hanno proposto riflessioni, recitato poesie e brani sulla Resistenza, a dimostrazione della sensibilità sui temi e sugli avvenimenti che hanno portato alla nascita della Repubblica e della Costituzione.

 

Il consigliere provinciale De Vecchis, a nome del presidente Loggi, ha portato il saluto della Provincia evidenziando come «tra i valori fondanti della nostra Costituzione ci siano l’antifascismo e la lotta partigiana».

«Viviamo una fase storica incerta e drammatica per la guerra e l’emergenza climatica – ha aggiunto il consigliere – che impone scelte coraggiose a tutela dell’ambiente, dell’equità e della giustizia sociale».

Quindi l’accenno a due grandi protagonisti della nostra storia Pietro Calamandrei e il presidente partigiano Sandro Pertini che invitavano a rendere viva ed attuale con senso e coscienza civica la Costituzione, macchina che ha bisogno per continuare a muoversi di impegno, spirito e volontà di mantenere le promesse in essa contenute.

Il presidente del Consiglio comunale di Ascoli Bono, intervenuto in rappresentanza del sindaco Fioravanti, ha posto l’accento sul «sacrificio di quanti immolarono la loro vita per conseguire gli ideali di democrazia e libertà” ed ha ricordato come “numerose vie del capoluogo piceno siano intitolate a quei giovani partigiani rendendo nel tempo memoria civica e testimonianza».

 

Il presidente Anpi Perini ha sottolineato come «i giovani protagonisti dei fatti di San Marco si siano sacrificati per realizzare i loro sogni di eguaglianza, democrazia, libertà, giustizia sociale poi espressi negli articoli della nostra Costituzione». Ed ha esortato i giovani a «tradurre e far vivere e concretizzare nella vita sociale del Paese quei sogni e quei principi della Carta Costituzionale ancora non pienamente attuati».


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