di Pier Paolo Flammini
Mancano i numeri, ma ci sono le sensazioni. Che, a volte, danno una indicazione, se non migliore, aggiunta a quella delle aride tabelle sugli arrivi e sulle presenze. Parliamo della stagione turistica estiva, percorso che in realtà, nella Riviera delle Palme, vive quasi un anno, tra rendiconti, programmazione, avvio e vera e propria gestione.
Iniziamo il nostro percorso da San Benedetto e dal presidente dell’Associazione Albergatori “Riviera delle Palme”, Nicola Mozzoni, titolare dell’Hotel Relax: «Non ci sono ancora numeri ufficiali ma a mio parere, nonostante c’è chi tema numeri apocalittici, registreremo arrivi e presenze in linea con il 2022: prevedo una forbice, in aumento o in diminuzione, nell’ordine del più o meno 3%».
Per l’anno prossimo, Mozzoni spera di poter lanciare la Blu Card: «L1senza sapere chi sono i turisti che ci scelgono: età, professione, come ci hanno conosciuto, e tanti altre informazioni. Questo ci impedisce di fare un marketing adeguato e mirato. Per cui vogliamo lanciare la Blu Card: una tessera che darà dei servizi al turista, come ad esempio gli autobus gratuiti per arrivare in centro o altri. Al termine della vacanza, tramite una mail, avremo modo di porgli delle domande. Non sarà un campione esaustivo ma ci consentirà di capire come agire. Presenterò questa idea fra due settimane al Comune, per realizzarlo occorre una sinergia tra pubblico e privato e aziende come la Start».
«In linea di massima siamo soddisfatti di questa stagione, si sono rivisti gli stranieri dopo le chiusure della pandemia, ma è chiaro che questa stagione andrà confrontata con le annate pre-covid – aggiunge Mozzoni – dobbiamo tener presente che il caro-vita ha ridotto, per una parte di popolazione, la possibilità di andare in vacanza, non tanto per il prezzo degli hotel, che incidono relativamente, ma tanto per l’incremento dei costi energetici, dei mutui, che ha ridotto la possibilità di spesa. Abbiamo di certo pagato il maltempo di inizio stagione».
«A ogni modo, i turisti sono contenti della nostra città, la trovano pulita e con servizi adeguati; hanno apprezzato anche gli eventi, seppur va ricordato come questi non portino turismo in città – continua – Il punto è che dobbiamo puntare sul turismo esperenziale, e questo serve anche per destagionalizzare, rispondendo alla polemica di qualche giorno fa».
«Oggi, ad esempio, 6 ottobre, il tempo è bellissimo, ma se aprissi nel fine settimana mi ritroverei con l’hotel vuoto – fa notare il presidente dell’Assoalbergatori – anche per colpa nostra magari, ma occorre promuovere tutto il Piceno, specie in bassa stagione. Dobbiamo offrire una alternativa di come trascorrere il tempo in caso di maltempo: abbiamo i borghi e le attrattive ma non le promuoviamo. Occorre lavorare su questo».
Altro tema, è quello delle difficoltà riscontrate in apertura e poi in chiusura di stagione per il cosiddetto “caos ombrelloni“, dovuto però a situazioni diverse (numero toilette da realizzare in avvio, decisione della Capitaneria in chiusura): «All’inizio l’incertezza sulla possibilità o meno di offrire anche l’ombrellone in spiaggia nel pacchetto della vacanza ha creato non poca confusione. In pochi hanno desistito dal venire a San Benedetto per questo, ma sicuramente qualche defezione c’è stata e comunque non è stata data un’immagine positiva. In chiusura invece – conclude Mozzoni – la cosa ha riguardato pochissimi turisti perché la stagione era agli sgoccioli, tuttavia va ricordato che il turista della seconda metà di settembre è abitudinario, cerca tranquillità e così facendo lo abbiamo allontanato e sicuramente non tornerà».
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