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Cori contro la Polizia, bomba carta esplosa vicino l’auto di servizio, musica senza autorizzazioni: sigilli al locale per una settimana

ASCOLI - Dopo gli inquietanti episodi avvenuti nel centro storico, scatta il provvedimento del questore. Inoltre a un brasiliano di 26 anni, arrestato per detenzione e vendita di hashish, è stato vietato di frequentare locali e avvicinarsi alle scuole: è il primo provvedimento del genere in provincia 
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Per un anno non potrà frequentare ogni giorno i pubblici esercizi del centro storico di Ascoli dalle ore 15 alle 6 del mattino successivo e i plessi delle varie scuole, sempre del centro, dalle ore 8 alle 20.

 

Si tratta del primo provvedimento del genere – Divieto di accesso nelle aree del centro urbano (Dacur) – applicato nella provincia di Ascoli. A firmarlo è stato ovviamente il questore.

 

Il destinatario è un 26enne nato in Brasile ritenuto socialmente pericoloso dopo che è stato arrestato, in flagranza di reato, per detenzione e vendita di hashish dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Ascoli nel corso dei controlli nei luoghi di maggior richiamo e aggregazione dei giovani ascolani.

 

A proposito di controlli, la Polizia ha verificato che in un locale di Ascoli era in corso uno spettacolo musicale, con un dj, senza la prevista documentazione che autorizzava l’evento. Il titolare del locale è stato quindi sanzionato per “spettacoli o trattenimenti dati senza la licenza dell’autorità”. 

 

Non solo, ma il questore ha disposto anche la chiusura del locale per sette giorni anche perchè lì si è protratta una situazione di pericolosità sociale. Numerose, infatti, sono state le segnalazioni riferite a condotte tenute al suo interno che sono state ritenute lesive anche del rispetto della quiete pubblica.

 

Il culmine quando un gruppo di circa cento persone ha intonato cori offensivi nei confronti degli operatori di Polizia intervenuti per ripristinare l’ordine. Non solo, ma è stata anche fatta esplodere una bomba carta a ridosso dell’auto della stessa Polizia.


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