In Italia nell’estate infinita 2023 si evidenzia una generale tendenza di crescita rispetto alle vendite del 2019 : si tratta circa 1 camera in più ogni 10. Emerge dall’indagine condotta dal sistema camerale attraverso l’Istituto Nazionale Ricerche Turismo (Isnart) che evidenzia come l’occupazione media delle camere vendute sul totale di quelle disponibili sia stata pari al 75,3% per il mese di luglio e dell’85% ad agosto.
Se da un lato il 15% degli operatori delle strutture ricettive ha lamentato un calo della domanda italiana di prossimità, dovuto probabilmente alla fine delle restrizioni e al ritorno dei viaggi verso l’estero, il 31,4% indica l’aumento dei clienti internazionali (in particolare tedeschi e francesi). Venendo alle Marche, l’indagine qualitativa sui turisti presenti nella scorsa stagione mostrano viaggiatori italiani attenti al prezzo, stranieri attratti soprattutto dal mare e dall’arte. Le principali motivazioni di viaggio per i turisti che scelgono le Marche sono infatti: ricchezza del patrimonio artistico monumentale (nel 33,9% degli intervistati), rapporto qualità/prezzo – che è decisivo per il 35,8% dei turisti italiani e per il 26,4% degli stranieri – e ricchezze naturalistiche legate al mare (30%).
In quanto ai canali di comunicazione che influiscono sulla scelta di viaggio, oltre la metà degli intervistati si affida ad internet e ai canali social (55%), percentuale che per gli stranieri sale al 63,7%. Conta anche l’aver vissuto una precedente esperienza personale di vacanza positiva (nel 24,5% dei casi): chi è stato bene nelle Marche, torna; come pure il passa parola della propria “bolla sociale”: i 21% dei turisti segue il suggerimento di parenti e amici. E benché il richiamo del mare sia preponderante, si registra molto interesse anche a visitare i centri storici (51%), fare escursioni e gite a contatto con la natura (45,8%), visitare musei, monumenti e siti archeologici (32%). Piace lo shopping incluso l’acquisto dell’artigianato locale (30%), praticare una particolare attività sportiva (24,3%) e in parte anche la partecipazione ad eventi locali (12,3%).
I comportamenti di consumo risentono dei rincari di viaggio e alloggio che influiscono negativamente sulla spesa destinata alla spesa sul territorio regionale. Tra giugno e settembre nelle Marche i turisti hanno speso una media di 84 euro al giorno pro-capite per l’alloggio, con un aumento di 37 euro per ogni giorno di vacanza rispetto all’estate 2022; una media pro capite di 54 euro al giorno per l’acquisto di beni e servizi sul luogo di vacanza contro una media nazionale di 60 euro.
Il presidente di Camera Marche Gino Sabatini: «Le Marche si confermano una destinazione turistica che, sebbene continui a vedere il balneare tra i principali attrattori, riesce a posizionarsi dinamicamente sul mercato, valorizzando un’offerta multi-prodotto in cui l’enogastronomia, il paesaggio naturale, i percorsi che portano a scoprire i borghi e le aree interne della Regione lasciano il turista soddisfatto. C‘è ancora molta strada fare ed è necessario porsi obbiettivi ponderati e concreti da realizzare insieme a Regione, Atim e sistema associativo: innanzitutto promuovere le Marche negli scali internazionali di destinazione dei nuovi voli dall’aeroporto di Ancona-Falconara, organizzare eventi di promozione delle Marche e delle sue eccellenze nelle città come Barcellona, Vienna, Londra e, parallelamente, attività di B2B tra i nostri operatori turistici e gli operatori dei Paesi di destinazione. E’ fondamentale creare e promuovere proposte su misura con i Paesi oggi collegati con il nostro aeroporto, supportando azioni di valorizzazione dell’entroterra e dei borghi marchigiani».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati