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Stadio Riviera, si blocca il “progetto Massi”: «Samb, così impossibile programmare il futuro»

SERIE D - Si rischia la rottura tra società rossoblù e Amministrazione Comunale dopo l'incontro di lunedì mattina: accordo per la concessione di 30 anni per il "Ciarrocchi" ma nessun affidamento diretto per il "Riviera": «Così non abbiamo l'orizzonte temporale certo per realizzare gli investimenti» tuona il presidente. "Palla" al Comune, che dovrà spiegare che tipo di utilizzo dello stadio ha in mente
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Vittorio Massi (foto US Sambenedettese)

 

di Pier Paolo Flammini

 

Sul più bello, punto e a capo? Troppo presto per parlare di “luna di miele finita“, tra la U.S. Sambenedettese e il Comune di San Benedetto, però l’incontro che si è svolto in mattinata in Comune, e che sembrava dovesse proseguire il buon rapporto precedentemente instaurato, sembra invece una specie di spartiacque. Almeno dalle parole del presidente rossoblù Vittorio Massi mentre non filtrano dichiarazioni da parte dell’Amministrazione Comunale. 

 

«Non possiamo programmare il futuro della Samb senza la sicurezza di poter gestire lo stadio – afferma Vittorio Massi – Mentre per il “Ciarrocchi” di Porto d’Ascoli si va verso una concessione di trent’anni, adeguata agli investimenti effettuati in passato e quelli da fare ancora». Per l’impianto di Porto d’Ascoli, dunque, attorno alla metà di novembre si dovrebbe sbloccare la situazione che impedisce, tra l’altro, di usufruire della tribuna coperta.

 

Ma è sul “Riviera delle Palme” che batte la lingua di Massi: «Probabilmente l’Amministrazione vorrà fare un bando, che è sempre rischioso perché chiunque può partecipare e non dà garanzie per il tipo di progettazione che avevamo in mente». Ovvero: abbassare il secondo anello fino a livello del prato per creare un nuovo “effetto Ballarin” e sfruttare gli spazi che si creano sotto per usi commerciali.

 

All’incontro, svolto in mattinata, erano presenti il dirigente dei Lavori Pubblici Mauro Bellucci, gli ingegneri del settore Offidani e Antolini, il vicesindaco Tonino Capriotti mentre, per l’U.S. Sambenedettese, c’erano il notaio Maria Elisa D’Andrea, moglie di Vittorio Massi, e l’architetto Fabio Scarpantoni. Una delle questioni urgente riguarda però la messa a norma, in tema di agibilità, dell’impianto, al momento garantita fino al prossimo 30 giugno.

 

«Al momento paghiamo l’affitto del “Riviera” partita per partita, e evidentemente continueremo così fin quando il Comune non ci dirà cosa fare – commenta il presidente rossoblù, molto amareggiato per la piega che, a suo dire, sta prendendo la questione – Si sta andando in controtendenza rispetto al resto d’Italia, con gli stadi, grazie a una norma di legge, che vengono affidati alle società sportive che li gestiscono, in cambio di investimenti e programmazione. A Caserta lo stadio sarà affidato per 90 anni e non chiediamo tanto, anche perché lì si tratta di investimenti per realizzare l’impianto che a San Benedetto non sono necessari; però vediamo quello che avviene a Campobasso, a Catania e un po’ dappertutto ormai».

 

Ma cosa intende Massi con la frase “non possiamo programmare“? «Ognuno lo intenderà a modo suo – elude la risposta precisa il presidente – Se sono contento per quanto deciso sul Ciarrocchi, non posso dire lo stesso per il “Riviera”. Una società che progetta ha bisogno di un periodo lungo per ammortizzare gli investimenti. Ma se una società ottiene 20 o 30 anni di concessione e poi finisce in Eccellenza, il Comune avrà tutti i motivi per togliergli la concessione: qui invece si naviga nell’incertezza. Noi al momento possiamo programmare al meglio solo per il settore giovanile, ovvero per chi si allena al Ciarrocchi».

 

Che le parole di Massi servano, magari, a smuovere le incertezze o le titubanze della parte pubblica? Non arrivano versioni dell’incontro da parte degli amministratori presenti. Certo è che il rapporto inizialmente idilliaco tra Spazzafumo e Massi sembra così pesantemente incrinato. Forse c’è tempo e modo per ricucire anche se la domanda delle domande è: quale “Riviera” immaginano per il futuro Spazzafumo & C.?

Perché un bando per una scadenza quinquennale (grosso modo simile agli anni della presidenza Fedeli, per intendersi) escluderebbe la società vincitrice dall’accesso a particolari forme di finanziamento che chiedono un’affidamento di lunga durata, almeno di 15 anni, come nel caso del Credito Sportivo.

 

NOTIZIARIO – Lunedì ricco di notizie in Serie D. Altri due allenatori sono stati esonerati, si tratta di Alessio Bifini del Vastogirardi (quinta sconfitta consecutiva) e Martino del Termoli, ultimo in classifica con il Vastogirardi.

 

Saranno 90 i biglietti destinati ai tifosi rossoblù nella trasferta di Monterotondo, che si disputerà sabato prossimo. Intanto l’ex allenatore della Samb Manolo Manoni si è accordato con la Pistoiese.

 


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