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FdI bacchetta il Comune: «Ma quale premio per la gestione delle segnalazioni? La città è nel degrado»

SAN BENEDETTO - Al Comune di San Benedetto è andato il "Municipium Prize", Andrea Traini e Nicolò Bagalini insorgono: «Subiamo lo scacco dei vandali e dell'incuria. E i bagni pubblici ancora non sono stati riaperti»
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Un pedalò abbandonato

 

di Giuseppe Di Marco

 

Il Comune di San Benedetto è stato premiato per il miglior utilizzo dell’app “Municipium”, con cui si gestiscono le segnalazioni provenienti da cittadini e turisti. Per Fratelli d’Italia, però, il riconoscimento evidenzierebbe solo lo stato di incuria e degrado in cui versa la Riviera.

 

L’assegnazione del premio è avvenuta nella mattina del 25 ottobre a Genova, nell’ambito dell’assemblea nazionale dell’Anci. San Benedetto ha ottenuto il riconoscimento come Comune che, tra gli oltre 1.000 che usano l’applicazione digitale, ha gestito il maggior numero di segnalazioni dei propri cittadini: ben 8.500 dall’inizio del progetto e quasi 3.000 solo nel 2023.

 

Una buona notizia? Per i meloniani, tutt’altro. A lamentare l’assenza di decoro nel territorio municipale sono Andrea TrainiNicolò Bagalini: secondo i consiglieri di minoranza, la premiazione rivelerebbe solo il fallimento dell’Amministrazione guidata da Antonio Spazzafumo e dal vicesindaco Tonino Capriotti.

 

«Basta fare una veloce passeggiata in giro per la città – scrivono i membri di FdI – anche solo nelle zone più centrali, per imbattersi in cestini imbrattati o distrutti che emanano cattivi odori, biciclette e monopattini abbandonati dappertutto, pedalò ormeggiati nei posti più improbabili, edifici pubblici devastati recanti scritte e segni di ogni genere (perfino nazisti) su porte, finestre e serrande, fontane con carcasse di pesci morti, puzza di urina per le strade e, per concludere, i bagni pubblici del centro messi fuori uso dai vandali che evidenziano il naufragio della grande opera pubblica promessa in campagna elettorale».

 

Proprio quest’ultimo punto rappresenterebbe, per i meloniani, la peggiore delle cartoline per chi viene da fuori città. «Tanti sono stati i proclami dell’assessore di riferimento – continuano Traini e Bagalini – impossibile dimenticare le sue dichiarazioni pubbliche dell’agosto 2022, dove sottolineava, oltre alla riapertura della struttura, anche un suo ampliamento rimarcando, altresì, che il servizio sarebbe stato fruibile tutto l’anno in quanto assolutamente necessario. Ennesime promesse mancate tanto che, a distanza di un anno, la situazione è addirittura peggiorata: i bagni pubblici sono ancora chiusi, lo stato di degrado è ancora più evidente e, a fronte dello sbandierato ampliamento della struttura, ha trovato posto uno squallido bagno chimico maleodorante che rappresenta un vero e proprio pugno nell’occhio per gli avventori del centro».

 

Insomma, una stroncatura in piena regola. «Se non ci sarà un pronto cambio di passo su queste tematiche – concludono i consiglieri – a rimetterci sarà l’immagine della nostra città».


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