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Pesce sequestrato dalla Capitaneria di Porto: 200 chili donati al Banco Alimentare

DESTINATO alle famiglie indigenti di San Benedetto e dei comuni limitrofi. Il 18 novembre gran parte dei supermercati marchigiani ospiteranno la "Colletta Alimentare" per aiutare tante famiglie bisognose nel periodo natalizio
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Il pesce sequestrato caricato sul furgone del Banco Alimentare

 

Settimana di grande generosità che ha visto come protagonisti la Capitaneria di Porto di San Benedetto e la Fondazione Banco Alimentare Marche, insieme nella lotta allo spreco alimentare. Circa 200 chili di pesce sequestrato dalle autorità marittime ha raggiunto infatti le famiglie indigenti presenti a San Benedetto e nei comuni limitrofi.

 

L’operazione è il risultato della sensibilità delle autorità portuali e dell’impegno costante del Banco Alimentare Marche che da oltre trent’anni è in prima linea nel contrasto dello spreco alimentare, sempre pronto a trasformare un bene destinato alla distruzione in risorse preziosa per coloro che ne hanno più bisogno.

 

«Il gesto della Capitaneria di Porto – dice Salvatore Antonelli, direttore di Banco Alimentare Marche – può fare la differenza per tante persone in stato di indigenza e dimostra, come la solidarietà e la compassione, siano strumenti potenti per creare un futuro di speranza per tutti. Ma non solo, la manifestazione di fiducia nei confronti di una realtà come il Banco Alimentare Marche  è la prova di quanto siano fondamentali sinergie con il mondo istituzionale per contrastare la fame e lo spreco alimentare».

 

Nell’occasione Antonelli ricorda che il 18 novembre gran parte dei supermercati marchigiani ospiteranno la “Colletta Alimentare”, organizzata da Banco Alimentare Marche e tutti i suoi volontari. Un momento, non lontano dalle festività natalizie, per aiutare tante famiglie bisognose.


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